In riferimento all’articolo apparso il, 13/04/19, su L’Unione Sarda dal titolo “Striscione sul ponte, indaga la Digos” trasmettiamo la replica del responsabile di Casa Pound Italia Carbonia, Manuele Corda:
“Caro Sindaco Locci, lo sconcerto è tutto nostro. Ricordiamo che chiarimenti erano stati chiesti tramite un messaggio di posta elettronica indirizzato proprio all’ufficio del Sindaco di Sant’Antioco.
Che è stata completamente ignorato. Nessuno ha mai asserito che il ponte fosse a rischio crollo: lo striscione “incriminato” (antiterrorismo, addirittura!) è in forma interrogatoria e dubitativa. La nostra azione e’ scaturita dalle preoccupazioni manifestate da vari autotrasportatori che transitano con cadenza quotidiana sul ponte e oltre all’usura evidente e documentata dello stesso (che basterebbe a far porre qualche garbata domanda a chi è stato eletto per tutelare i cittadini), si faceva riferimento alla segnaletica un po’ fumosa e inadeguata.
Ricordiamo che il cartello che indica i limiti di peso degli automezzi è solo in un senso di marcia. Il primo cittadino ribadisce che ci sono dei fondi stanziati per la messa in sicurezza del ponte? Grazie, lo sapevamo, era riportato anche nel primo comunicato.
Le nostre domande rimangono però senza risposta. Quando la segnaletica verrà adeguata? Che tipo di controlli l’amministrazione di Sant’Antioco ritiene di mettere in atto per far rispettare i limiti di peso e di distanza tra automezzi? Quando inizieranno i lavori? Vorremmo ricordare al Sindaco che queste risposte non le deve certo a Casa Pound Italia ma a tutti i cittadini. Restiamo in attesa di riscontro”.
(Manuele Corda, responsabile CasaPound Italia Carbonia)
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