Ieri si è riunito il Consiglio Comunale con un solo punto all’ordine del giorno riguardante l’adozione del P.U.L. (piano utilizzo dei litorali), che ha richiamato in sala consiliare il pubblico delle grandi occasioni.
E non poteva essere altrimenti al cospetto di un argomento in grado di incidere profondamente sul futuro economico e sociale di Santa Teresa.Una volta dichiarata aperta la seduta, ha preso la parola l’estensore del piano, l’ingegner Gian Piero Cassitta. In modo minuzioso ha illustrato gli obiettivi, le finalità, i contenuti e gli aspetti attraverso i quali si è giunti a determinare lo studio di compatibilità dello strumento urbanistico che andrà a regolamentare e disciplinare l’utilizzo dei litorali con finalità turistiche ricreative. Con l’adozione del piano, dunque, tutte le spiagge avranno non solo una specifica salvaguardia idrogeologica e ambientale, bensì anche una disciplina riguardante il posizionamento di future attività imprenditoriali nel loro ambito.
L’ingegner Cassitta ha pure puntualizzato che lo studio ha fatto salve tutte le concessioni esistenti fino al 2020 e le infrastrutture, dall’anno successivo, dovranno realizzarsi in tipologie amovibili e poste in opera da aprile ad ottobre. D’ora in poi, insomma, le concessioni inerenti alle attività imprenditoriali, dovranno rispettare dei canoni ben definiti sotto diversi profili. Il Piano di Utilizzo dei Litorali, infatti, individua la tipologia, il dimensionamento e l’ubicazione delle attrezzature destinate alla fruibilità turistica.
Successivamente, per il gruppo di minoranza “A Cara Ventu” (assente Angela Antona per un lutto in famiglia), ha preso la parola Marco Bo che ha contestato la coincidenza dei consigli comunali con festività particolari, specialmente quando si devono affrontare argomenti di grossa rilevanza.
Poi ha proseguito snocciolando una serie di osservazioni sul P.U.L. medesimo, “approvato in fretta e furia senza uno specifico coinvolgimento delle categorie e della popolazione”. ‘L’assessore Paolo Sardo e l’ingegner Cassita hanno replicato sostenendo che il piano, anche dopo l’approvazione, non pregiudica miglioramenti ed eventuali altre concessioni.
Sempre Marco Bo ha chiesto, infine, se fosse in atto un’indagine della Guardia di Finanza proprio in relazione alle concessioni demaniali rilasciate nel corso del tempo. La maggioranza, dal suo canto, ha confermato che da parte della Guardia di Finanza c’è stato solo un accesso agli atti. Dopo di che si è passati alla votazione dell’adozione del piano: favorevole il gruppo di maggioranza, mentre l’opposizione ha espresso voto contrario.