La recensione, curata dal critico Roberto Brusotti, mette in luce peculiarità evidenti del percorso artistico del chitarrista sardo, riconosciuto come uno dei maggiori interpreti del repertorio originale per chitarra del Novecento e Contemporaneo.
Il cofanetto, dedicato dall’interprete all’amico musicologo recentemente scomparso Matanya Ophee, è uscito nel corso del 2017 e ha ricevuto numerosi premi e eccellenti recensioni dalla critica di tutto il mondo.
Raccoglie, in ben quattro volumi, veri e propri capolavori per chitarra semi-sconosciuti di autori russi e sovietici. “Il lavoro di registrazione” – spiega il musicista – “è durato oltre due anni e mezzo mentre per la ricerca, lo studio e l’analisi delle singole opere sono stati necessari tempi ben più ampi.”
E le tracce elencate nella tracklist sono estremamente preziose: si va dalla corposa e strutturata Sonata di Edison Denisov alla funambolica Toccata di Sofia Gubaidulina; dalle glaciali atmosfere di Gherman Dzhaparidze alle prime registrazioni assolute della fresca e nuova musica di Viktor Kozlov e Vitaly Kharisov.
Il primo CD, inoltre, ad ulteriore quanto non necessaria dimostrazione dell’elevata qualità del prodotto discografico, contiene l’integrale della musica per chitarra del compositore russo Boris Asaf’ev la cui musica è stata per la prima volta interpretata in Occidente proprio da Porqueddu.
Brusotti, mette in rilievo la straordinaria capacità di interpretazione del chitarrista nuorese, definendolo un musicista enciclopedico.
Attualmente Porqueddu è impegnato in una serie di nuovi lavori in veste di interprete, compositore ed editor ed è imminente la nuova tournée negli Stati Uniti che lo vedrà protagonista in importanti contesti musicali e culturali con programmi innovativi e di spessore.
Informazioni e maggiori dettagli sul sito internet cristianoporqueddu.com