Andrologia, nuovo trattamento per la malattia di ‘La Peyronie’
ROMA – Un trattamento innovativo, che consente di evitare l’intervento chirurgico e va in soccorso degli uomini colpiti da una particolare malattia del pene, la cosiddetta induratio penis plastica o anche malattia di ‘La Peyronie’. A parlarne il dottor Giuseppe La Pera, andrologo di Roma, videointervistato presso l’agenzia Dire.
Il trattamento, una iniezione di collagenasi, consiste in una iniezione preceduta in qualche caso, ove necessario, da un’altra per anestesia locale. In occasione dell’intervista, La Pera ha anche simulato il trattamento con un modellino.
– Siamo con il dottor La Pera, andrologo di Roma, per parlare di alcune novità nel trattamento della malattia di La Peyronie, o induratio penis plastica. Che cosa c’è di nuovo?
“C’è una nuova terapia, non chirurgica, molto innovativa, che consente a molti pazienti di evitare un intervento chirurgico, prima inevitabile. Con una puntura si può ridurre l’angolo di curvatura del pene”.
– Dottor La Pera, che cosa e’ l’induratio penis plastica?
“È una malattia descritta centinaia di anni fa dal chirurgo francese Francois Gigot de La Peyronie, chirurgo del Re Sole. La malattia consiste principalmente in un processo infiammatorio, che si conclude con una cicatrice che determina un dolore all’erezione del pene e soprattutto una deviazione dell’asse del pene, che risulta storto al momento dell’erezione.
E, in alcuni casi, non consente una penetrazione o perché geometricamente non entra a livello vaginale o perché processi infiammatori possono coinvolgere anche le arterie cavernose. È una malattia abbastanza diffusa dopo i 50 anni, e ha una prevalenza tra i 50 e i 70 di circa il 7%, come risulta da un mio studio. Possono essere colpite anche altre fasce di età, ma in misura minore”.
– Che cosa si deve aspettare il paziente quando affronta questo trattamento?
“Non è un trattamento particolarmente doloroso. Si effettua una puntura inizia di anestesia locale, non sempre necessaria, e poi si fa un’iniezione nel pene che consente di iniettare questo farmaco che scioglie la cicatrice, il collagene della cicatrice, e questa terapia consente di ridurre l’angolo di deviazione dell’asse del pene”.
– Quali sono i risultati e gli effetti collaterali? “I risultati sono molto incoraggianti. Circa l’80% dei pazienti ha un miglioramento che si concretizza in un miglioramento dell’angolo di curvatura. Effetti collaterali più frequenti sono ematoma, ecchimosi. Raramente c’è bisogno di ulteriori trattamenti più invasivi”.
Adriano Gasperetti
Fonte: «Agenzia DIRE» – «www.dire.it»