Tre referendum consultivi sulla legalizzazione della cannabis, la costituzione di punti franchi e la regionalizzazione dell’Anas. L’iniziativa è dei consiglieri regionali di Art 1-Mdp Paolo Zedda, Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto. «Si tratta di tre settori importanti che potrebbero contribuire a disegnare un nuovo modello di sviluppo e di crescita – ha detto Paolo Zedda – dalle simulazioni fatte, emerge un quadro interessante: solo con la legalizzazione della cannabis si potrebbero creare 10mila posti di lavoro con un beneficio stimato tra i 150 e i 250 milioni di euro per l’economia sarda».
Il gruppo Art1-Mdp, verificata l’assenza di una maggioranza per un pronunciamento del Consiglio regionale si rivolge adesso agli elettori: «Chiederemo ai sardi di esprimersi per l’approvazione di una legge da proporre all’attenzione del Parlamento nazionale – ha proseguito Zedda – per il referendum serviranno circa 10mila firme. Sarà la prima consultazione referendaria sul tema a livello europeo».
Gli altri due quesiti riguardano invece l’istituzione di punti franchi, come previsto dall’articolo 12 dello Statuto sardo, e creazione di un ente tutto sardo per la gestione delle strade. «Si tratta di due questione strettamente connesse – ha detto ancora Zedda – la crisi del Porto Canale di Cagliari conferma la necessità di prevedere un regime fiscale diverso per attrarre investitori e nuovi traffici commerciali. La mole di scambi nel Mediterraneo è in continua crescita, se la Sardegna non riuscirà ad organizzarsi è destinata a soccombere nel confronto con gli altri porti italiani ed europei. Per quanto riguarda l’Anas, sono note a tutti le difficoltà di spendita delle risorse. L’ente nazionale delle strade ha stanziato circa 2 miliardi di euro da investire in Sardegna per il prossimo triennio.
Alle nostre imprese arriveranno però solo le briciole. Noi proponiamo la regionalizzazione dell’Anas, in questo modo sarebbe garantito anche un argine alla corruzione».
Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo di Art1_Mdp Daniele Cocco: «Si tratta di tre proposte credibili e attuabili – ha detto Cocco – faremo di tutto perché la consultazione referendaria si faccia entro l’anno».
«E’ un’iniziativa che si colloca all’interno dell’idea che ha ispirato la costituzione del nostro gruppo in Consiglio regionale – ha concluso Eugenio Lai – noi siamo una forza autonomista e di governo, non vogliamo essere subalterni. Con queste tre proposte vogliamo incidere sulle politiche di sviluppo dell’Isola, siamo convinti che solo così si possa rilanciare l’economia sarda».