Cantare a tenore ad Orgosolo è una pratica musicale complessa e vivace nei contenuti, nei comportamenti esecutivi e nei significati anche simbolici, di cui gli attori locali possiedono una piena consapevolezza:
una pratica conosciuta ed ammirata da tutti i cantori della Sardegna, rinomata fra gli ‘appassionati ascoltatori’ anche al di fuori dell’isola e variamente documentata a partire dal secondo dopoguerra con registrazioni in gran parte ancora inedite. Lungamente attese da appassionati e studiosi, sono finalmente disponibili le registrazioni realizzate per il Centro Nazionale Studi Musica Popolare, dal 1955 al 1961, da studiosi e ricercatori come Diego Carpitella, Franco Cagnetta, Giorgio Nataletti e Antonio Santoni Rugiu. Pubblicate nei due CD allegati al volume Il canto a tenore di Orgosolo, a cura di Sebastiano Pilosu edell’Associazione Tenore Supramonte di Orgosolo, Squilibri editore, queste registrazioni sono di straordinaria importanza perché documentano le voci dei grandi protagonisti della tradizione e offrono un’ampia rappresentazione della varietà di stili e modalità esecutive.Assai singolare la genesi del lavoro, che vede la luce grazie all’impulso determinante del Tenore Supramonte di Orgosolo che in questo modo ha inteso onorare la memoria dei propri padri e ravvivarne l’eredità presso le generazioni più giovani. L’edizione è stata così curata da uno studioso esterno al paese, che ha già dato ampie riprove della sua competenza in materia, e da un gruppo di cantori locali che, insieme, hanno svolto un meticoloso lavoro di contestualizzazione storica, ricorrendo caso per caso anche alla memoria degli anziani cantori del paese, alcuni dei quali testimoni o diretti protagonisti delle registrazioni. Una documentazione di straordinario interesse storico, indispensabile per comprendere il canto a tenore di Orgosolo e apprezzarne la raffinatezza del pensiero musicale che ad esso si accompagna. Un tentativo riuscito di valorizzazione della musica, di preservazione della lingua e di divulgazione delle tradizioni sarde affinché siano motivo e argomento di studio e di analisi: l’ascolto delle 34 tracce dei due CD, del resto, rileva quella estrema varietà e ricercatezza espressiva che sa offrire solo una grande tradizione.
Con prefazione di Ignazio Macchiarella, il volume è il secondo della sezione sarda della collana aEM-Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed è stato pubblicato grazie al contributo del comune di Orgosolo, della Cineteca Sarda e di Labimus, il laboratorio interdisciplinare sulla musica dell’Università di Cagliari.
Dopo la presentazione in anteprima del 18 gennaio, a Nuoro, presso l’Auditorium Biblioteca S. Satta, p.zza G. Asproni 8, con gli interventi di Marco Lutzu e Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari) e di Manuelle Mureddu (associazione Tenores Sardegna), il volume sarà presentato il 19 gennaio, a Cagliari, Facoltà Studi Umanistici sa Duchessa, Aula Magna “B. Motzo”, con Antonello Zanda (Direttore della Cineteca Sarda di Cagliari), Duilio Caocci e Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari), alle 18.00, con la partecipazione dei curatori del volume e, dunque, immancabilmente anche con interventi musicali al fine di offrire un qualche immediato riscontro alla straordinaria bellezza del canto a tenore alla maniera di Orgosolo.
Sebastiano Pilosu: Etnomusicologo e cantore a tenore, già docente presso il Conservatorio “Da Palestrina” di Cagliari, è stato presidente, ed è tuttora dirigente, dell’associazione regionale “Sòtziu Tenores Sardigna” (Associazione Tenores Sardegna). Ha all’attivo saggi e volumi sul canto a tenore e sulla poesia improvvisata.
Tenore Supramonte di Orgosolo: Associazione nata con l’intento di promuovere il canto a tenore e di ravvivare la memoria dei grandi cantori della tradizione, si richiama all’omonimo gruppo di canto nato nei primi anni Sessanta del secolo scorso, con legami di discendenza parentale con alcuni dei suoi fondatori.