Cartoons in carne ed ossa: al via il laboratorio permanente di gioco teatrale condotto da Serenella Converti alias La signorina Tina. L’evento, iniziato lo scorso ottobre 2017 durerà fino a maggio 2018, e si terrà presso il Ts’E/ Teatro Sant’Eusebio, in via Quintino Sella, a Cagliari.
“CARTOONS in carne ed ossa#1” al Ts’E / Teatro Sant’Eusebio di Is Mirrionis a Cagliari: sabato 13 e domenica 14 gennaio “va in scena” la seconda tranche del Laboratorio Permanente di Gioco Teatrale a cura di Serenella Converti – alias La signorina Tina, nell’ambito del progetto Teatro Senza Quartiere del Teatro del Segno. Focus sui linguaggi del cinema e dei fumetti – per trasferire sul palco l’immediatezza e universalità di un cartone animato e di una vignetta e divertirsi a inventare il proprio personaggio – un “alter ego” fantastico, in forma di moderno/a superoeroe/eroina (in positivo o in negativo) protagonista di inedite avventure. Info e iscrizioni: tel. 070/680229 – cell. 392 9779211 (anche whatsapp) – e-mail: [email protected] – sul web: www.teatrodelsegno.com
Serenella Converti e l’arte di diventare “CARTOONS in carne ed ossa#1”: con la full immersion di sabato 13 e domenica 14 gennaio al Ts’E / Teatro Sant’Eusebio di via Quintino Sella, nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari, prosegue il via il Laboratorio Permanente di Gioco Teatrale a cura dell’eclettica artista, diplomata alla Scuola Internazionale di Clown di Roma e perfezionatasi a Parigi con il master “Du tragique au comique” all’Ecole Internationale de Théâtre Jacques Lecoq, con all’attivo un’intensa carriera tra teatro e cinema. La vulcanica performer, autrice e regista, nonché coach e psicologa, creatrice de La signorina Tina, personaggio surreale e decisamente “politically incorrect” con le sue imprevedibili incursioni urbane – la scorsa estate anche per le vie e le piazze di Cagliari – e le irridenti provocazioni in forma di manifesti e sketches cinematografici, proporrà un percorso divertente e coinvolgente nell’universo dei “cartoni animati” nell’ambito del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere/ per un quartiere senza teatro” firmato Teatro del Segno. Nell’era del Cosplay e dopo films come “The Congress” e “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” (per non parlare di “Volere Volare” e “Fuga dal mondo dei sogni” e l’anime di “Kill Bill”) – e l’otaku nascosto di “Spanker Machine” di LucidoSottile, l’intreccio tra realtà e immaginazione offre ulteriori spunti sul piano dell’interpretazione con la libertà di attraversare diversi registri, generi e stili facendo interagire attori e personaggi disegnati.
“CARTOONS in carne ed ossa” a cura di Serenella Converti alias La signorina Tina è un viaggio nel variegato modo dei films d’animazione e dei fumetti, in cui l’immediatezza e la comprensibilità dell’azione, l’uso di suoni onomatopeici come di una espressività facciale e una gestualità il più possibile universali – come nella clownerie – forniscono una sintesi folgorante di emozioni e stati d’animo. In fondo – ricorda l’artista – «I supereroi più famosi, con la loro trasformazione scenica degli spazi, gli impulsi vitali e frenetici, il gesto pulito, non sono altro che la trasposizione futuribile e caricaturale degli eroi tragici e dei “tipi fissi” nella tradizione della commedia dell’arte». L’invenzione di figure dai caratteri ben definiti, spesso grotteschi, umani e “bestiali”, ma perfettamente identificabili e riconoscibili, cui attribuire ogni sorta di (dis)avventure ha portato alla elaborazione di un vero e proprio codice narrativo, con le sue regole e convenzioni, di volta in volta modificabili, con i processi di identificazione e differenziazione su cui si fonda l’intera tradizione teatrale – orientale e occidentale. I personaggi dei cartoons e delle graphic novels rappresentano dei moderni archetipi, capaci a loro volta di incarnare tutti gli aspetti dell’esistenza, dall’ironia al dramma, e forniscono a loro volta dei modelli cui rifarsi in un’osmosi tra verità e fantasia. Nel corso di quattro sessioni di lavoro – da ottobre a maggio, con cadenza bimestrale – i partecipanti potranno approfondire vari elementi della pantomima fumettistica, del linguaggio dei gesti e delle sonorizzazioni onomatopeiche, analizzando i tempi comici e la costruzione di una gag, la forme caricaturali e la distinzione tra “buoni” e “cattivi”, fino a comprendere la “meccanica” – o se si preferisce l’anima – di un personaggio. Focus sui cartoons della Disney e Pixar – per unire l’utile e il dilettevole – e sull’utilizzo della voce, o meglio delle “voci”, fino alla creazione del proprio personaggio, del proprio personale “cartoon in carne ed ossa”.
“CARTOONS in carne ed ossa” – per attori e allievi attori ovvero principianti e curiosi: il laboratorio integrato, pensato per mettere in luce e sviluppare capacità e attitudini differenti e fomentare talenti nascosti attraverso stimoli e esercizi corali e individuali calibrati sulle possibilità di ciascuno, si fonda sul fascino e la forza comunicativa dei cartoni animati e dei fumetti per offrire un approccio insolito e trasversale all’arte dell’interpretazione con particolare attenzione ai meccanismi della comicità. Il gioco – come strumento di apprendimento, basilare fin dall’infanzia – costituisce la chiave di volta di un itinerario di studio fondato sull’assioma che divertendosi si impara – e si vive – meglio e di più. L’etimologia dell’inglese “to play” e “jouer” in francese sono emblematiche nel definire quel gioco dei bambini di reinventarsi per “diventare un altro” e dello sdoppiamento tra interprete e personaggio, che è insieme immedesimazione e straniamento, coscienza interiore ed esteriore, espressione e esperienza delle emozioni, controllo e perdita. La metamorfosi da essere “reale” a “irreale” – come per il Pinocchio di Collodi – nell’imitazione dei fumetti e dei cartoons moltiplica gli specchi, e offre ulteriori possibilità di travestimento per arrivare al fine ultimo del teatro, che è lo svelamento della “verità” attraverso l’artificio – con la leggerezza, la serietà e la libertà dell’infanzia. Il progetto “Teatro Senza Quartiere/ per un quartiere senza teatro” a cura del Teatro del Segno è stato ideato e diretto dall’attore e regista Stefano Ledda e realizzato con il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari (in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio, l’Accademia Internazionale della Luce, l’AIDI/ Società Italiana di Illuminazione, il Teatro Tages, il CeDAC e Luna Scarlatta). Per informazioni e iscrizioni: tel. 070/680229 – cell. 392 9779211 (anche whatsapp)
Un laboratorio integrato aperto a professionisti, amatori e principianti. Il percorso si articola in quattro sessioni, con cadenza bimestrale: la seconda tranche si tiene sabato 13 e domenica 14 gennaio dalle 11 alle 17. Il seminario è rivolto ad un numero minimo di 15 ed un massimo di 25 allievi. L’obbiettivo del percorso laboratoriale è quella di creare con i partecipanti un gruppo di studio e lavoro permanente. Il laboratorio prevede un percorso che si sviluppa con incontri bimestrali di 12 ore, in un unico weekend, nei mesi di Ottobre, Dicembre, Febbraio, Aprile. Al termine del quarto appuntamento, nel mese di MAGGIO è previsto un esito scenico inserito nella stagione off del Ts’E / Teatro Sant’Eusebio di Is Mirrionis a Cagliari.
Lo studio dei Cartoon e del Fumetto costringe l’attore, perso ogni appiglio verbale, ad una comunicazione fatta di fotogrammi immediatamente leggibili e suoni onomatopeici. Una preziosa limitazione, la mancanza della parola, che apre nuove possibilità rappresentative. I supereroi più famosi, con la loro trasformazione scenica degli spazi, gli impulsi vitali e frenetici, il gesto pulito, non sono altro che la trasposizione futuribile e caricaturale degli eroi tragici e dei “tipi fissi” nella tradizione della commedia dell’arte.
ELEMENTI DI STUDIO
Pantomima fumettistica
Il linguaggio dei gesti
Le sonorizzazioni onomatopeiche
Tempi della “gag”
Studio delle caricature
I buoni e i cattivi
Meccanica del personaggio fumettistico
I cartoni Disney e Pixar: studio, analisi e rappresentazione
Le deformazioni caricaturali nel “parlato”
Creazione del proprio cartoon in carne e ossa
La docente: Serenella Converti, autrice, regista, performer, coach, psicologa.Diplomata alla Scuola Internazionale di Clown di Roma (formazione Lecoq), Master “Du tragique au comique” presso la scuola Jacques Lecoq di Parigi. Lavora in Francia dal 1985 al 1992 con le compagnie: Royal De Luxe, Katertone Ets, Circo Archaos, Monique Tendence. Regista e attrice di spettacoli comici in tourné in Europa. In Italia, Francia e Svizzera lavora nel cinema tra la produzione e la regia. Dal 2000 collabora con Henri Gallot Lavallée e i Plonk & Replonk su eventi e performances di impatto urbano. Dal 2008 lavora come psicologa, operatrice di laboratorio. presso associazioni varie sul disagio psico-fisico di tipo relazionale e comportamentale con bambini, adolescenti, adulti. Conduce laboratori di “Teatro e Movimento, alla ricerca dell’ironia” per adulti, adolescenti, bambini e aziende in Italia e all’estero su moduli differenziati. Dal 2015 autrice e interprete del personaggio comico La signorina Tina. Serenella ha sviluppato un metodo personale di insegnamento e ricerca attraverso il gioco inteso come piacere di inventare e di trasformare, come capacità di sorprendersi e di emozionarsi, di disponibilità agli avvenimenti. E’ sua preoccupazione che gli allievi si divertano sempre e comunque, il modo più efficace per apprendere.
L’obbiettivo è ritrovare la condizione di contatto con quel nucleo di unità originaria tra corpo e mente, pensiero ed emozioni, gesto e parola, che permettono all’individuo di esprimersi a partire dalla globalità del proprio essere. La globalità dell’essere si realizza quando esso si riappropria di una sensibilità, di una capacità di “sentire” che non avviene attraverso la sola comprensione mentale, ma da una condizione di contatto con le proprie emozioni, con la propria istintiva capacità di gioco, di invenzione e di voglia di esplorazione. A questo scopo verranno offerti alcuni strumenti che permettono di superare l’approccio completamente intellettuale e di ritrovare, a partire dalla propria, una condizione non-mentale di gioco e di piacere, dalla quale agire come veri catalizzatori dell’energia creativa. Il lavoro inizia dall’osservare noi stessi, un’osservazione che non significa “guardare come siamo fatti”, ma piuttosto SENTIRE come stiamo: come stanno appoggiati i nostri piedi sulla terra, quali tensioni sopportano le gambe o la schiena, se il respiro fluisce armoniosamente o si blocca da qualche parte del corpo e per ognuna di queste percezioni, riuscire a decifrarne il significato emotivo. Dare corpo alle emozioni. Attraverso giochi di conoscenza e di fiducia, viene stimolata un tipo di relazione all’interno del gruppo, inteso come un sistema relazionale complesso, basata sulla disponibilità e sull’ascolto. Si stabiliscono in questo modo le condizioni che permettono ai partecipanti di mettersi in gioco senza la paura del giudizio esterno ma, al contrario, partendo proprio da quelle parti fragili della personalità, che nella vita quotidiana sono considerate difetti e che nel teatro diventano espressione di autentica poeticità.