Arriveranno con i trattori nel centro di Tula per dimostrare simbolicamente tutto il malcontento che sta scuotendo il comparto. Inizierà così la protesta degli agricoltori, dei pastori e degli allevatori della Coldiretti Nord Sardegna che giovedì mattina (primo febbraio) alle 11 si incontreranno davanti all’Auditorium Comunale in corso Repubblica.
La manifestazione di Tula segue di pochi giorni la protesta portata in scena a Cagliari dalla Coldiretti Nuoro Ogliastra e rientra nello stato di mobilitazione annunciato nei giorni scorsi per cercare una soluzione ai tanti problemi del settore: ritardo nel primo insediamento, pagamento dei premi comunitari, domande per interventi strutturali ferme con le concessioni in scadenza, refresh, ristori per le calamità naturali, prezzo del latte, PSR, vaccinazione dei bovini per la movimentazione dei capi verso il continente e tanti altri ancora.
«Dopo un’annata pessima, caratterizzata dalle bizze del clima che hanno portato gelate in primavera e caldo in autunno, stiamo assistendo a un inizio del 2018 ancora peggiore: le temperature sono ben oltre la media stagionale e i livelli d’acqua presenti nei bacini di tutta l’Isola sono sempre più preoccupanti, anche alla luce della carenza di precipitazioni – afferma il presidente della Coldiretti Nord Sardegna, Battista Cualbu. L’ennesima beffa che, se sommata a tutti i problemi puntualmente denunciati dalla Coldiretti nel corso degli ultimi mesi, sta portando il comparto al collasso. È ora che le istituzioni prendano atto di questa lunga lista di disagi e sostengono l’agricoltura sarda con risposte concrete. In caso contrario quei giovani a cui si chiede di scommettere e di innovare in agricoltura saranno costretti a fare le valigie e ad andare via dalla Sardegna».
«La manifestazione di giovedì è solo la prima di una lunga serie di proteste che caratterizzeranno lo stato di agitazione – aggiunge il direttore della Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti. Il malcontento nel nostro territorio è sempre più diffuso ed è trasversale a tutti i settori dell’imprenditoria. Agricoltori, pastori, allevatori, tutti i nostri soci lamentano perdite ingenti ai propri bilanci aziendali a prescindere dall’ambito di propria competenza. Ancora una volta chiediamo con forza alla Regione Sardegna di risolvere le tante vertenze aperte e di ascoltare le difficoltà dei nostri soci per trovare le giuste soluzioni».