Blitz della Coldiretti domani mattina davanti all’assessorato regionale all’Agricoltura. Una rappresentanza di allevatori e agricoltori del nuorese si recheranno a Cagliari, per manifestare il disagio che si vive in campagna.
Le aziende agricole, allo stremo dopo l’annata horribilis dello scorso anno (calamità naturali, prezzo del latte basso, premi comunitari bloccati, assenza di foraggio, ritardo nei vaccini…), si sentono tradite dalla politica. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della disperazione è stato il dietrofront dell’assessore all’Agricoltura che domani avrebbe dovuto incontrare allevatori e sindaci dei territori penalizzati dal nuovo refresh.
Un altro macigno pesante che sta contribuendo ad affossare le aziende agricole, in particolare quelle del centro Sardegna, dove maggiore è la presenza del bosco e della macchia mediterranea.
La Regione, nonostante i numerosi solleciti della Coldiretti (che ha avanzato anche delle proposte concrete per risolvere il problema) non è stata conseguente.
L’ultima tappa è stata l’assemblea pubblica del 13 dicembre scorso, quando a Nuoro su iniziativa di Coldiretti Nuoro Ogliastra, si sono riuniti allevatori e sindaci, ed hanno scritto all’assessore per chiedere un incontro (la lettera è stata sottoscritta da 38 primi cittadini). Risposta che è arrivata a distanza di un mese, fissando l’incontro per domani, venerdì 26 a Nuoro. Due giorni fa l’ennesima beffa, con il dietrofront dell’assessore che ha fatto arrabbiare non poco le imprese agricole, già mazziate da premi comunitari fermi, psr che non parte e tutte le altre problematiche che Coldiretti Sardegna un anno fa ha messo nero su bianco e consegnato in Regione.
“Visto che l’assessore non vuole venire a Nuoro andremo noi a Cagliari – tuona il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Simone Cualbu -. Domani mattina con una nutrita rappresentanza di soci saremo davanti al palazzo dell’assessorato”.
“Sarà il primo di una serie – promette Alessandro Serra, direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra – siamo stanchi delle promesse e della melina dell’assessore. Il comparto è sfinito. Gli allevatori di bovini (cosi come tutti gli altri settori) stanno pagando un duro prezzo per la siccità dello scorso anno: non c’è foraggio e quel poco che si trova costa come l’oro. Per non parlare dei gravi disagi che stanno creando i ritardi con gli arrivi dei vaccini che stanno aumentando ulteriormente i costi delle aziende”.
Il sit-in di domani si preannuncia come il primo di una serie di manifestazione che coinvolgerà anche le altre provincie. Il malessere, infatti, è diffuso nelle campagne di tutto il territorio sardo.