Debutto nell’Isola di Fratello Joseph Family Affair , il nuovo progetto del contrabbasssista Giuseppe “Fratello Joseph” Bassi, con Roberto Ottaviano al sax, la taiwanese Yu Ying Hsu al pianoforte e l’americana Tina Raymond alla batteria.
Trame sonore originali e suggestive per un ideale viaggio intorno al mondo con “Fratello Joseph Family Affair” – il nuovo progetto musicale del contrabbassista Giuseppe “Fratello Joseph” Bassi che debutta in Sardegna – dopo un’anteprima pugliese – giovedì 25 gennaio alle 21 all’Hotel Mistral 2 di Oristano per approdare venerdì 26 gennaio alle 22.30 al Poco Loco di Alghero e infine sabato 27 gennaio alle 21.30 al Jazzino di via Carloforte 74/76 a Cagliari sotto le insegne del Jazz Club Network firmato CeDAC – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. (ingresso in sala un’ora prima del concerto)Sotto i riflettori l’affiatato quartetto “cosmopolita” capeggiato dall’eclettico contrabbassista barese Giuseppe Bassi, tra gli artisti di spicco del panorama jazzistico italiano e internazionale, con al suo attivo importanti collaborazioni con (tra gli altri) Lew Tabackin, Bill Mays, Don Friedman, Bobby Durham, John Hicks, Jed Levy, Joe Magnarelli, Helen Sung, Mark Soskin, Billy Drummond, Greg Osby, David Liebman, Tony Scott, Harold Dank oltre agli italici Enrico Pieranunzi, Dado Moroni, Francesco Cafiso, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso e Stefano Bollani, Franco Cerri, Maurizio Giammarco e Gegè Telesforo, con il quale suona in diverse formazioni) per un omaggio alla bellezza sul filo delle note improvvisate.
Intriganti melodie e virtuosistici assoli con il sax di Roberto Ottaviano: artista noto e apprezzato in Europa e oltre oceano, nell’arco di quasi quarant’anni di carriera il sassofonista pugliese (vincitore con “Sideralis”, realizzato con il suo Quarktet, del Top Jazz 2017 nel referendum di Musica Jazz oltre che del terzo posto come musicista italiano dell’anno dopo Claudio Fasoli e Franco D’Andrea) ha suonato e inciso con Dizzy Gillespie, Art Farmer, Mal Waldron, Albert Mangelsdorff, Chet Baker, Enrico Rava, Georg Grawe, Giorgio Gaslini, Ray Anderson, Steve Swallow, Irene Schweizer, Kenny Wheeler, Aldo Romano, Myra Melford, Tony Oxley, Marc Ducret e Trilok Gurtu, il gruppo coreano SaMulNoRi, il Singing Drums e l’European Chamber Ensemble di Pierre Favre.
Completano l’ensemble due musiciste provenienti dalle opposte sponde del Pacifico, la pianista e taiwanese Yu Ying Hsu e la percussionista statunitense Tina Raymond che rappresentano la componente femminile del “Fratello Joseph Family Affair”, nell’ambito di un progetto espressamente dedicato al ruolo e alla condizione della donna nella società, contro le discriminazioni e le violenze di genere – in una sorta di manifesto contro gli abusi fisici e psicologici che lasciano ferite sull’anima, fino all’estremo del femminicidio, alla ricerca di una nuova armonia tra i due elementi maschile e femminile nel cosmo.
Yu Ying Hsu – pluripremiata pianista jazz e compositrice originaria di Taiwan – ha suonato in leggendari clubs di New York come il Birdland e lo Sweet Rhythm, esibendosi accanto ad artisti come il percussionista Albert “Tootie” Heath, Alex Sipiagin, Michael Philip Mossman, Antonio Hart e il violinista Benjamin Schmid. Il suo album d’esordio, “Untitled” ha conquistato due Golden Indie Music Awards (il Grammy taiwanese) come miglior album jazz e per il miglior singolo nel 2011, mentre il secondo disco, “Sentimotional”, due anni dopo ha ottenuto due Golden Indie Music Awards per la miglior musicista e il miglior singolo e due nominations nel 2014 ai Golden Melody Awards. Yu Ying Hsu ha dedicato la sua tesi al termine del master alla State University of New York a Keith Jarrett e al suo stile d’improvvisazione nel piano trio e in solo tra gli Anni ’60 e ’70.
Sbarca in Sardegna da Los Angeles – passando dalla Polonia dove ha tenuto delle masterclass –Tina Raymond, formidabile percussionista americana, una delle più apprezzate interpreti dietro piatti e tamburi della West Coast, grazie alla capacità, dimostrata anche nell’album “Left Right Left”, di mantenere un perfetto equilibrio tra l’ascolto e quindi il dialogo con gli altri strumenti e gli affascinanti e vigorosi assoli dove si fondono passione, inventiva e libertà d’espressione. Docente al Los Angeles City College di Hollywood, la batterista ha diviso il palco con artisti come Bobby Bradford, Bennie Maupin, Emil Richards, Art Lande e Vinny Golia. La sua cifra tra metriche vertiginose e incalzanti e sequenze più rarefatte, si riconosce in dischi quali “A Week’s Time” di Cathlene Pineda e “Burnt Hibiscus” di Jon Armstrong e in “The Harold Trio” con Amy K Bormet e Biggi Vinkeloe. Fil rouge dei concerti del “Fratello Joseph Family Affair” è l’ispirazione all’universo femminile, in un’esaltazione della bellezza attraverso la musica, con una serie di brani originali di grande forza evocativa, per raccontare senza parole gli aspetti più seducenti del pianeta e il «meraviglioso ordine della natura, dove regnano amore e rispetto per la vita».