Conflavoro Pmi a livello nazionale ma anche localmente, in tutta la Sardegna, punta ad una migliore efficienza ed efficacia sul mercato del lavoro con contratti collettivi di lavoro innovativi per il settore della produzione ma anche del terziario.
Sono numerosi infatti, gli ambiti economici nei quali Conflavoro ha agito efficacemente. Lo scorso anno è stato il momento del lancio e di alcuni apprezzabili risultati. Il 2018, negli intendimenti dei vertici di Conflavoro, la “consacrazione” di uno strumento capace di curare gli interessi dei lavoratori e delle imprese. Interessi spesso inconciliabili.Per Mario Ara, vice presidente nazionale di Conflavoro Pmi, un risultato di grande importanza anche per territori che patiscono la crisi molto più di altri, come la Sardegna: “Resta forte la nostra volontà, anche nel 2018, di dare vita a un attuale sistema di contrattazione di secondo livello che possa dare risposte efficaci rispetto alle diverse esigenze di ciascuna realtà imprenditoriale e territoriale ponendosi come imprescindibile obiettivo l’occupazione. Del resto le filiere interessate hanno colto le sollecitazioni dei cambiamenti anche sotto il profilo dell’innovazione per un percorso, di confronto che punti concretamente alla crescita tenendo conto delle specificità del territorio.” Un territorio, la Sardegna, che ha visto Conflavoro, pronta a consigliare gli imprenditori, in tutte le realtà economiche che l’hanno vista protagonista.
Gli elementi cardine del contratto collettivo nazionale firmato da Conflavoro Pmi, Fesica Confsal e Confsal Fisals, sono la valorizzazione della contrattazione territoriale di secondo livello, che è in grado di dare risposte differenziate alle diverse necessità di sviluppo nelle diverse zone, e la bilateralità, ovvero un modello di confronto e di relazione fra le rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori.
In breve, la strategia dei vertici di Conflavoro Pmi si lega bene rispetto agli obiettivi della contrattazione: ovvero il miglior bilanciamento possibile tra le parti nell’interesse di entrambe, in questo particolare momento della storia economica del nostro territorio. Tutelare da una parte le esigenze delle aziende e dall’altra i diritti dei lavoratori.
Conflavoro Pmi, Fesica Confsal e Confsal Fisals, puntano ad una disciplina legislativa in materia di agevolazioni contributive e fiscali a favore dei salari di secondo livello. Una disciplina che le tre organizzazioni che sarà nel 2018 ancor più strutturata e operativa. Nel contratto si aggiungeranno, in questo senso, obiettivi come l’assistenza integrativa sanitaria, la previdenza complementare e gli ammortizzatori sociali che passino attraverso il virtuoso percorso di integrazione fra risorse pubbliche e private.
Sarà l’Ente bilaterale autonomo del settore privato Ebiasp, che si occupa delle numerose attività in tema di occupazione, mercato del lavoro, formazione, qualificazione professionale e sostegno al reddito che garantisce l’effettiva bilateralità delle contrattazioni. La sua funzione, infatti, ha proprio come obiettivo quello della contrattazione collettiva decentrata a livello locale.