I social media, soprattutto Facebook, negli ultimi anni sono diventati un’occasione imperdibile per gli aspiranti scrittori: finalmente un luogo, seppur virtuale, una “zona franca” dover poter esprimere pensieri, riflessioni, raccontare di sé e del mondo in modo libero e senza filtri. Può succedere così che spuntino piacevoli sorprese: ed è questo il caso di Carlo Lai, impiegato nella vita comune, filosofo disincantato e ironico sul web, che ha da poco pubblicato il suo primo libro. Un titolo insolito, “Trattato di Feislosofia, filoselfia e raccolta di post-esie” ed una copertina altrettanto singolare (rimando evidente alle schermate dei cellulari e all’estetica della piattaforma creata da Zuckemberg), preludio ad un contenuto altrettanto disincantato. Destreggiandosi fra i vari personaggi, sé stesso ed i suoi alter ego Charles Delay, filosofo contemporaneo, e “Il Menestrello Burdo”, dal nome cantante, Carlo Lai ci regala pagine poetiche, approfondimenti sulla vita e sul mondo e brani dissacranti e dal linguaggio verace e irriverente, che guardano alla società in modo leggero e satirico, con quel pizzico di riflessione che rende il gioco meno superficiale di come può sembrare a primo acchito, come nella poesia “Di acqua e sangue”, scritta in occasione dell’alluvione in Sardegna del 2013. E così, come un cantastorie che mischia sacro e profano nella narrazione di quel calderone che è la vita, così Carlo Lai plana con leggerezza sui temi quotidiani, acuto osservatore delle dinamiche umane. Edito da “Le Lune”, il libro in questi giorni sarà presentato a Pirri, presso la sede dell’Associazione HONEBU in via F.lli Bandiera 100 (venerdì 26 gennaio, ore 19) e a Cagliari, al Museo Sant’Eulalia in vico del Collegio 2 (giovedì 8 febbraio, ore 19); sono inoltre previsti incontri successivi alla Monserratoteca e in varie librerie a Cagliari e Quartu Sant’Elena. Il consiglio è sicuramente quello di andare a conoscere di persona Carlo Lai e sentire il suo punto di vista lucido ma satirico sulla comunicazione ai tempi del 2.0 ma si può avere già un assaggio del suo stile curiosando nella pagina Facebook (eh sì, è un corto circuito) all’indirizzo https://www.facebook.com/feislosofia
FRANCESCA MULAS