Una delle storie più misteriose della Liguria di Ponente : la caccia e il processo alle streghe di Triora. All’epoca dei fatti, nel 1587, nella podesteria genovese di Triora, si verificarono una serie di terribili carestie e il popolo cominciò ad addossare la colpa ad alcune giovani donne del paese.
Le ragazze furono accusate di usare arti magiche, di stregoneria e di cannibalismo. Il Parlamento locale chiese, pertanto, alle autorità civili e religiose di prendere dei provvedimenti contro le presunte streghe e fu chiamato il vicario dell’Inquisitore di Genova e Albenga, il sacerdote Girolamo del Pozzo, per avviare indagini sulla presenza del maligno. Del Pozzo arrestò immediatamente oltre 30 donne e le rinchiuse nelle carceri del paese. Molte di queste furono costrette ad ammettere le loro colpe a causa delle terribili torture subite. Nel 1588 arrivò l’inquisitore da Genova, il commissario Giulio Scribani, che inasprì ulteriormente il clima di terrore verso le donne. Scribani iniziò una vera e propria “caccia alle streghe”, con nuovi e più brutali metodi di tortura per ottenere le loro confessioni. Diverse presunte streghe furono trasferite nelle carceri di Genova, il processo terminò nel 1589 ma non si sa con precisione la fine di tutte loro.