Nella scorsa settimana la comunità del borgo di Marina del Cantone, a Nerano, nel comune di Massa Lubrense (Napoli) è rimasta scossa nel costatare il progressivo decesso di quasi tutti gli esemplari di gatto che popolavano la località.
Le morti, di cui almeno 15 casi accertati parrebbero, per modalità e numero di decessi, dovute tutte ad avvelenamento da esche o bocconi avvelenati, ma gli abitanti della zona non sono riusciti ad identificare esche o tracce riconoscibili di veleno. È deceduto anche un cane; un secondo è stato salvato dal repentino e testardo intervento del padrone, inducendo nell’animale il vomito facendogli ingerire acqua e sale.
Diverse carcasse sono state rimosse in proprio dai cittadini del luogo per questioni di decoro ed igiene. Alcune sono ancora visibili al suolo. Resta il dubbio sull’eventualità che altri esemplari felini, noti agli abitanti, non siano reperibili in quanto siano andati a morire lontano dalla zona abitata; ancor più forte è radicata è l’incognita circa l’autore di un tale scempio e sulla possibilità che in giro ci possano essere ulteriori esche pronte ad uccidere ancora.
Il WWF Terre del Tirreno, allertato dai cittadini, ha immediatamente segnalato i fatti al Sindaco e alle Forze dell’Ordine. Considerato che avvelenare un animale è reato ai sensi deli articoli 544-bis e 544-ter (uccisione e maltrattamento di animali) del codice penale; l’articolo 14 T.U. Leggi sanitarie (Regio Decreto 27.07.1934, n° 1265) proibisce e punisce lo spargimento di sostanze velenose con reclusione ed ammende; il permanere dei cadaveri di animali al suolo costituisce un grave rischio igienico sanitario e conseguente pericolo per la pubblica e privata incolumità; il Sindaco, in caso di avvelenamento anche solo sospetto, deve aprire un’indagine, bonificare e tabellare la zona, intensificare i controlli; il Sindaco, a seguito della segnalazione di avvelenamento da parte dell’IZPS, deve dare immediate disposizioni per l’apertura di una indagine, da effettuare in collaborazione con le altre Autorità competenti; il WWF ha chiesto un urgente intervento atto ad accertare le cause di morte degli animali, tramite invio delle spoglie all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZPS) competente, provvedere alla rimozione e smaltimento dei cadaveri e, qualora venga accertato lo spargimento di sostanze velenose, esche e quant’altro, attivare tutte le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata prevedendone la segnalazione con apposita cartellonistica, nonché intensificando i controlli da parte delle Autorità preposte per individuare e punire i responsabili.
I carabinieri della stazione di Massa Lubrense stanno indagando per far luce sulla triste vicenda.