Mattarella: “Gravemente sbagliato e inaccettabile parlare di meriti del fascismo”
ROMA – “Sorprende sentir dire, ancora oggi, da qualche parte, che il Fascismo ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra. Si tratta di un’affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con determinazione”.
Sono le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la celebrazione del ‘Giorno della Memoria’ al Quirinale.
“Perché razzismo e guerra- sottolinea- non furono deviazioni o episodi rispetto al suo modo di pensare, ma diretta e inevitabile conseguenza. Volontà di dominio e di conquista, esaltazione della violenza, retorica bellicistica, sopraffazione e autoritarismo, supremazia razziale, intervento in guerra contro uno schieramento che sembrava prossimo alla sconfitta, furono diverse facce dello stesso prisma”.
“La Memoria, custodita e tramandata, è un antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato”, specifica Mattarella.
E sulle leggi razziali “ideate e scritte di pugno da Mussolini”, Mattarella è nettissimo: “Le leggi razziali – che, oggi, molti studiosi preferiscono chiamare ‘leggi razziste‘- rappresentano un capitolo buio, una macchia indelebile, una pagina infamante della nostra storia”.
“Trovarono a tutti i livelli delle istituzioni, della politica, della cultura e della società italiana connivenze, complicità, turpi convenienze, indifferenza- ricorda-. Quella stessa indifferenza, come ha sovente sottolineato la senatrice Segre, che rappresenta l’atteggiamento più insidioso e gravido di pericoli. Con la legislazione sulla razza si rivela al massimo grado il carattere disumano del regime fascista e si manifesta il distacco definitivo della monarchia dai valori del Risorgimento e dello Statuto liberale”.