«L’attività degli istruttori italiani oltre ad un contributo concreto nella fase di pianificazione delle operazioni, sta mostrando i propri effetti sul campo, con i successi ottenuti dall’Esercito nazionale che hanno portato alla disarticolazione di alcune cellule terroristiche ed alla dislocazione di nuove basi avanzate, utili per un maggiore controllo del territorio».
Con queste parole, il comandante del 207° Corpo d’armata afgano ha commentato l’attività di consulenza a favore dei reparti dell’Esercito Nazionale Afgano, effettuata da una squadra di istruttori militari italiani nel distretto di Kushk-e Kohna, a circa 80 km a nord di Herat. L’attività si è conclusa venerdì 12 ed aveva lo scopo di fornire supporto ai militari afgani nella pianificazione e nel comando e controllo di una delicata operazione di contrasto ad una cellula terroristica.
Periodic Train Advise Assist (PTAA), è l’acronimo utilizzato per indicare le attività di addestramento ed assistenza alle forze di sicurezza, eseguite “a domicilio” in aree distanti dalla base di Camp Arena – sede del contingente nazionale – che non possono essere svolte con cadenza giornaliera e quindi vengono organizzate, periodicamente, sulla base delle richieste che le forze di Sicurezza afgane rivolgono agli istruttori italiani. Tali richieste di consulenza, che escludono l’impiego dei militari italiani in attività cinetiche, coincidono con le fasi di pianificazione e di condotta delle attività operative contro l’insorgenza locale.
La presenza di una rappresentanza dei capi villaggio del distretto durante la PTAA ha, inoltre, confermato l’approvazione ed il senso di gratitudine della popolazione per il lavoro che le forze di sicurezza afgane stanno svolgendo per contrastare l’insorgenza e garantire un futuro prospero all’intero Paese.
Il lavoro degli advisor italiani – che comprende anche le attività di PTAA – si sviluppa nell’ambito della missione di Resolute Support (RS) con il compito principale di addestrare, consigliare ed assistere l’Esercito e la Polizia che, sebbene abbiano assunto la responsabilità per la sicurezza del proprio Paese, necessitano di continuare a fruire di quelle attività di consulenza ed assistenza attraverso le quali possano progredire e divenire sempre più autonome ed efficaci per la funzione che ricoprono.