Oltre la scena: Focus sul dramma dei profughi e sulle moderne migrazioni di popoli con “Lampedusa” di Anders Lustgarten – nella mise en scène di BAM Teatro con Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano per la regia di Gian Piero Borgia – in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC per la Stagione di Prosa 2017-18 nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
La pièce, incentrata su fondamentali questioni etiche e sul ruolo e le responsabilità della politica davanti ad una tragedia epocale , dopo il debutto in prima regionale martedì 23 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia sarà in cartellone da mercoledì da mercoledì 24 fino a domenica 28 gennaio al Teatro Massimo di Cagliari (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, la domenica alle 19 e giovedì doppia recita con la pomeridiana alle 16.30).
Sotto i riflettori una delle più interessanti e versatili attrici del cinema italiano, Donatella Finocchiaro icona della bellezza mediterranea, capace di spaziare dai toni grotteschi della commedia ai films d’autore, da “Angela” di Roberta Torre a“L’Accabadora” di Enrico Pau, dal “Viaggio Segreto” di Roberto Andò a “Terraferma” di Emanuele Crialese e “Sorelle Mai” di Marco Bellocchio, fino al mondo virtuale di “Youtopia” – accanto al pathos di personaggi come “La ciociara” nella trasposizione teatrale di Roberta Torre.
Fabio Troiano – volto noto del grande e del piccolo schermo, con solida formazione teatrale – alterna gli impegni televisivi, dagli esordi nella “Melevisione” a “Camera Café”, alle varie edizioni di R.I.S. e “Squadra antimafia”, e programmi come “The Voice of Italy”, “Mistero Adventure” e “Caduta libera!”, al cinema con “Santa Maradona”, “Dopo mezzanotte”, “A/R Andata + Ritorno” e“Giorni e Nuvole”, agli spettacoli ai videoclip (“Cosa vuoi che sia” di Luciano Ligabue).
“Lampedusa” – produzione di BAM Teatro con il Teatro Eliseo e il Mittelfest 2017, in collaborazione con La Corte Ospitale, si interroga su un argomento delicato e scottante, di terribile attualità, da un’inedita prospettiva d’oltre Manica, quindi con quella necessaria “distanza” dai problemi concreti e dagli eccessi emotivi che consente di analizzare gli eventi senza lasciarsi travolgere – ma anche senza rinunciare ad una sana indignazione morale. In un crocevia di storie ed esistenze, la pièce mostra una fotografia impietosa di una terra di confine, l’estremo baluardo dell’Occidente e approdo privilegiato per gli scafisti, evocato dalle scene e dai costumi di Alvisi+Kirimoto, e messo in evidenza dal disegno luci di Stefano Valentini mentre le musiche originali di Aleph Viola sottolineano i momenti significativi di un’opera che parla – nonostante tutto – di speranza e fiducia nell’umanità.
In una narrazione a due voci, attraverso lo sguardo dei due protagonisti – una giovane immigrata di seconda generazione che è riuscita ad integrarsi e lavora come esattrice per mantenersi agli studi e un pescatore che si guadagna da vivere recuperando i corpi delle vittime dei naufragi – emergono le contraddizioni di una civiltà al tramonto, con le cronache quotidiane di una crudele guerra tra poveri in un contesto globale.
Incontro con gli artisti: venerdì 26 gennaio alle 17.30 al Cinema Odissea di Cagliari – Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano (si) racconteranno in un nuovo appuntamento con la rassegna “Oltre la scena” tra riflessioni sul mestiere dell’attore nel terzo millennio e sul rapporto tra arte e società – ingresso libero fino a esaurimento posti.