Oristano: Sartiglia, prima di tutto festa di popolo. Tanto per cambiare sono in fila dal medico e visto che i giornali sono de “s’annu ‘e nannai” inizio una animata discussione sul tema del momento, la Sartiglia. Con signor Carta, seduto vicino a me che la conosce bene. Mi racconta che suo padre faceva parte del Gremio dei Contadini, e all’epoca la decisione sul prossimo componidore era presa da un assertivo tono de su maiori de gremiu – “dda faisi tui”-. Sottolineando a parole il significato centrale della festa. I pochi cavalli che si trovavano in zona avevano appena finito di arare i campi, che venivano ripuliti e messi a disposizione per la sfilata di su componidori, il tutto con estrema semplicità. Ma consci del rito propiziatorio che si andava compiendo. Il ciclo vitale legato alla produzione del grano, oltre che di tutto ciò che offriva la terra, ritrovava in quella gestualità antica, in bilico tra sacro e profano, motivo di nuovo vigore e forza. Ecco perché si indossava il vestito di velluto rigato buono, si festeggiava con un buon bicchiere di vernaccia invecchiata, pochi amaretti e si rinnovava un momento di festa condivisa, di festa di popolo. Ricorda ancora signor Carta come la madre, compiuto il rito della vestizione del marito, era solita ammonirlo prima di uscire di casa “castia Anton’i, u’a cosa ti nau, non mi bitasta a domu ni cuaddus e ni cavalleris”. Si formava così un modesto corteo di persone, qualche decina di cavalieri tutti attorno a “su componidori”, che ne accompagnavano le gesta eroiche per “infiorar la stella”. E in questa “messe di popolo” ognuno a sperare e gridare con gioia il compimento di una buona sorte. E adesso, come giusto, le cose sono cambiate. Lotte intestine per la nomina a capocorsa, talvolta adombrata da tentativi di compravendita di un posto in prima fila, purosangue presi in prestito pagati lautamente, costumi dei più sfarzosi e originali, non importa se per averli ci siamo indebitati, e che non manchi la festa in scuderia con grande dispendio di cibo e bevande di ogni tipo, e gente mai vista prima. E come suona la mezza, tutti a formare la fila che accompagna su componidori, non prima di aver passato indenni l’esame del sangue, sperando che sia negativo ad ogni traccia di “ blu”. Buona Sartiglia!
Beppe Meloni