Rifiuti a Roma, Montanari chiede aiuto all’Abruzzo
ROMA – Emergenza rifiuti sì, emergenza rifiuti no. Intanto nella Capitale i cassonetti traboccano di immondizia: da Centocelle a Ostia, da Tor Bella Monaca al Pigneto i social sono pieni di post che ritraggono il peggio delle vie dei quartieri romani.
Confusione anche tra i Cinque Stelle in Campidoglio che prima negano l’emergenza poi, in una nota, chiedono l’aiuto alla Regione Abruzzo: “Al momento Roma raccoglie i rifiuti e prova a conferirli nelle poche strutture della Regione che, però, sono evidentemente insufficienti.
Si tratta di un sistema fragile che stiamo rendendo forte e stabile con la richiesta di autorizzazioni per costruire impianti di compostaggio e di riciclo.
Quindi, ci auguriamo che l’Abruzzo dia il via libera alla richiesta di accogliere rifiuti in impianti di trattamento meccanico biologico”, scrive oggi su Facebook l’Assessora alla Sostenibilita’ Ambientale di Roma Capitale Pinuccia Montanari.
Ma facciamo un passo indietro. E’ solo di avantieri la nota dell’Assessora: “A Roma il sistema di raccolta ha tenuto, pur di fronte all’impennata di produzione dei rifiuti del periodo natalizio. Siamo intervenuti riportando le situazioni di criticita’ alla normalita’.
Le polemiche non ci interessano e soprattutto non interessano ai cittadini. Nel rispetto della normativa abbiamo attivato tutte le azioni necessarie a mantenere in sicurezza Roma, a partire dall’accordo con diverse regioni nel rispetto dei principi di prossimita’ ed economicita’ come vuole la legge. L’Emilia Romagna e’ rientrata in un profilo di misura cautelativa”.
Il governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, non aveva celato la sua sorpresa alla richesta di Roma: “Certo, è curioso che ci venga chiesto in una terra dove la Capitale è governata dai 5 Stelle, che ogni volta ci fanno la morale sul tema dei termovalorizzatori.
Comunque, noi come istituzione non siamo tra quelli che selezionano in base alle appartenenze politiche, Liguria e Puglia erano due Regioni governate non dalla stessa parte politica. Valuteremo anche se non possiamo diventare il riciclo di tutti quelli che non hanno in passato saputo programmare o che anche oggi non riescono a smaltire”.
Anche Matteo Renzi, ieri mattina, ha alzato i toni della polemica: “La città di Roma ha un problema con i rifiuti. La società che se ne occupa ha chiesto una mano all’Emilia Romagna che ha dato il via libera tramite il Presidente Bonaccini.
Prima di iniziare a trasferire i rifiuti in Emilia Romagna, la città di Roma ha cambiato idea: qualcuno ha suggerito alla sindaca di non farsi aiutare da un amministratore del PD come Bonaccini.
Allora la città di Roma ha chiesto una mano alla Regione Abruzzo che ha dato il via libera tramite il Presidente D’Alfonso- ha proseguito Renzi-. Temo che nelle ultime ore si siano accorti che anche D’Alfonso è iscritto al PD. E quindi si è bloccata anche questa soluzione.
Nel frattempo a Roma i cassonetti sono pieni. Secondo me adesso diranno che la colpa è del PD. Perché la colpa è del fatto che Bonaccini e D’Alfonso sono iscritti al PD. Se solo si fossero iscritti al Blog, anziché al PD, oggi Roma sarebbe linda e pulita”.
Di tutta la polemica rimane ignaro Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo che dice: “L’ho letto sui giornali. Non siamo insensibili nei confronti dei problemi della capitale. Siamo interessati ad essere solidali e responsabili ma aspettiamo di sapere quali sono i termini della questione.
Vogliamo sapere la quantità e la qualità dell’emergenza. Non c’è stata al momento alcuna richiesta da istituzione a istituzione. Io mi preparo in anticipo. Chiederemo un curriculum della situazione. Siamo disponibili ad essere responsabili nei confronti della Capitale d’Italia”.
La conferenza dei capigruppo dell’Assemblea capitolina, intanto, ha convocato per giovedì 11 gennaio un doppio Consiglio straordinario dalle 9 alle 14.30 sulla situazione della Roma Multiservizi e su quella di Ama, connessa all’emergenza rifiuti nella Capitale.
Serena Tropea
Fonte: «Agenzia DIRE» – «www.dire.it»