Dopo la bocciatura del 22 dicembre scorso della prima conferenza indetta dal Comune di San Vero riaffermiamo il nostro netto e motivato no alla realizzazione del Campo Boe proposto da un’Associazione Dilettantistica Ricreativa nelle acque di Punta Tonnara di Su Pallosu, in vista della seconda conferenza indetta per il prossimo 9 febbraio.
La localizzazione prescelta per la concessione dei 7.200 mq singolarmente non va a collocarsi nell’area più consona, ovvero in prossimità della concessione esistente, ma insiste su fronte mare dall’altezza delle dune alte a nord e sin poco dopo all’altezza della casa dell’ultimo pescatore.
Appare davvero innaturale e singolare che la concessione non parte nella sua estremità sud, come sarebbe naturale, dalle vicinanze della concessione esistente.
La scelta dell’area è ricaduta nell’area fronte al sito archeologico nuragico e davanti alle case del piccolo centro urbano.Nel progetto non viene mai indicato ove dovrebbe avvenire la messa in mare delle imbarcazioni, non vi è cenno di quale area dovrebbe essere utilizzata per parcheggio autovetture e carrelli, non è mai riscontrata la possibile interazione negativa tra la posa dei corpi morti in acqua.
Non si tratta di piccole problematiche ma questioni direttamente connesse al grave fenomeno di erosione del litorale che va arginato e non ignorato o peggio favorito.
Uno dei presupposti sballati dei richiedenti riguarda la presunta NON idoneità alla balneazione.Ovvero i proponenti vorrebbero far ritenere erroneamente che nessuno qui faccia il bagno e peschi in questa zona, che sia non utilizzata/accessibile, in maniera da sottrarla all’attuale utilizzo pubblico e averla in concessione esclusiva per l’Associazione Ricreativa Dilettantistica.I fatti dimostrano il contrario.
La realizzazione dell’intervento in questa localizzazione costituisce un pericolo concreto per il paesaggio, il territorio e la sua economia e per questo va respinto, senza se e senza ma.
La pioggia di osservazione negative sull’intervento arrivate da parte di Associazioni, Cittadini, residenti, forze politiche, non può essere ignorata.
Ci appelliamo pertanto ora alla Soprintendenza e all’Amministrazione comunale affinchè confermino definitivamente il parere negativo già espresso il 22 dicembre scorso.