Due anni senza Regeni: Sassari parteciperà alla mobilitazione nazionale con un incontro organizzato da Amnesty International Sassari presso l’Aula Satta del Polo Didattico il Quadrilatero in viale Mancini 5, a partire dalle 17.30.
Il 25 gennaio 2016 il nome di Giulio Regeni si aggiungeva a quelli dei tanti egiziani e delle tante egiziane vittime di sparizione forzata. Pochi giorni dopo, il 3 febbraio, il nome del ricercatore italiano si aggiungeva al lungo elenco delle persone torturate a morte in Egitto.
Sono trascorsi due anni da quel 25 gennaio e ancora le autorità egiziane si ostinano a non rivelare i nomi di chi ha ordinato, di chi ha eseguito, di chi ha coperto e ancora copre il sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni.
Sono trascorsi due anni e Amnesty International non si è stancata di chiedere la verità per Giulio Regeni. Il 25 gennaio in decine di città italiane sarà ricordata la sparizione di Giulio Regeni con fiaccolate e incontri pubblici. Anche Sassari parteciperà alla mobilitazione nazionale ricordando il giovane ricercatore italiano con un incontro nell’Aula Satta del complesso didattico il Quadrilatero in viale Mancini 5. A partire dalle 17.30 si susseguiranno gli interventi di Nicola Mocci, docente di Storia e Istituzioni dell’Asia moderna e contemporanea all’Università degli studi di Sassari e di Attilio Pinna, attivista di Amnesty Sassari, che ricorderà la vicenda di Regeni. Introdurrà Marcella Sanna, responsabile del gruppo Amnesty International Sassari.
Tutti possono partecipare alle iniziative organizzate per il 25 gennaio: scuole, associazioni, istituzioni, università, singole persone. Quella del 25 gennaio non è una semplice manifestazione, ma vuole essere un abbraccio fortissimo di sostegno di tutta Italia dedicato a Giulio Regeni e alla sua famiglia.