Energie per l’Italia: «Le dichiarazioni dell’assessore Arru sul favorire l’immigrazione per invertire la rotta del calo demografico sono umilianti e discriminatorie per il popolo sardo. Si dimetta.»
«Che il PD Sardo andasse contro la Sardegna era chiaro da tempo, visto il disastro, ad esempio, della riforma sanitaria e la vicenda dell’aeroporto di Alghero, ma che il suo assessore alla Sanità e all’Assistenza Sociale potesse pubblicamente umiliare e discriminare il popolo sardo, era ancora lontano dai nostri pensieri.»
Sassari. Il coordinamento provinciale e comunale di Energie per l’Italia, guidato da Elena Vidili e Alessio Paganini, attaccano l’assessore Arru dopo il recente articolo apparso sulla Nuova Sardegna.
Sassari e provincia, negli ultimi tempi, sono state oggetto di situazioni pericolose proprio per la presenza massiccia di extracomunitari. «La situazione è ormai pesante, vedasi la guerriglia urbana dei mesi scorsi avvenuta a Sassari presso il centro di accoglienza del P.I.M.E.», dichiara il coordinatore comunale Alessio Paganini. «Oggi per fortuna gli animi si sono calmati ma si tratta di una calma apparente», dichiara il coordinatore provinciale Elena Vidili, «la fiamma è ancora molto alta, se poi Arru butta benzina sul fuoco con le sue dichiarazioni, ecco che una situazione circoscritta alla sola città di Sassari può estendersi a tutta l’isola.»
«È per noi inaccettabile che un assessore della Regione Sardegna dichiari apertamente che per invertire la tendenza al drammatico calo di nascite bisogna favorire l’immigrazione, aiutando e investendo affinché si crei per loro un lavoro.»
«Ma dove sono i cittadini sardi? Perché la Regione Sardegna, visto che ha la copertura economica per investire sui migranti, non utilizza tali risorse per dare l’opportunità ai cittadini disoccupati che abitano l’isola? Perché dobbiamo essere trattati come cittadini di serie B? La Sardegna vanta una disoccupazione altissima (soprattutto quella giovanile), e viste le sue dichiarazioni, dovrebbe avere una natalità elevata, più povertà, più figli, almeno è questo che succede nel resto del mondo.»
E continua dichiarando che «la Germania, locomotiva d’Europa, ha lo stesso nostro problema. In controtendenza la Francia che grazie alle politiche a sostegno della natalità, sta vivendo un vero e proprio boom di nascite.»
Energie per l’Italia parte da questo: politiche importanti a sostegno delle nascite in Sardegna. «La Regione deve lavorare su questo e non puntare sui migranti. Investiamo sui tanti giovani che vorrebbero farsi una famiglia ma non riescono perché non hanno un lavoro, e perché le condizioni di lavoro spesso non ti permettono di pensare minimamente a mettere al mondo un figlio. Ma per il nostro assessore modificare le condizioni di lavoro ai sardi non porterebbe benefici sulle nascite, meglio usare le risorse su chi viene da altri paesi. Siamo ancora fermi a quando anni fa sentivamo i nostri politici dichiarare che gli extracomunitari sono una risorsa. Infatti Arru non usa giri di parole: sono disposti a fare i lavori sporchi e umilianti, offendendo la dignità di queste persone.»
I coordinatori di Energie per l’Italia chiedono che l’assessore Arru chieda scusa in primis a tutti quei sardi che non hanno un lavoro o che per sopravvivere sono andati via dall’isola, e che si dimetta dal suo incarico perché le sue idee non sono compatibili con quelle del popolo che gli ha dato fiducia in cabina elettorale.
«Come si può pensare di investire sull’immigrazione senza aver prima pensato ad investire sui sardi? Ormai è noto l’astio di questa giunta regionale targata Partito Democratico nei confronti della Sardegna, si vedano ad esempio la riforma della Sanità, e il fronte dei trasporti (nodo essenziale per lo sviluppo economico dell’isola), con il depotenziamento studiato a tavolino dell’aeroporto di Alghero», concludono i coordinatori di Energie per l’Italia.