L’attività è inquadrata nell’ambito di mirati controlli portati avanti dalla Compagnia Carabinieri di Sassari, finalizzati ad affrontare i problemi di sicurezza e degrado in alcune zone della città e, in particolare, all’individuazione delle criticità connesse all’occupazione abusiva di edifici ormai dismessi e delle violazioni che ne conseguono.
Nel caso in questione, i militari dell’Arma sono intervenuti presso una vecchia scuola dismessa nella zona della Buddi Buddi, avvalendosi nell’attività di controllo anche dell’ausilio di personale specializzato dell’Enel.
Quello che i Carabinieri si sono trovati davanti è stato un quadro allarmante, dal momento che hanno constatato che lo stabile, suddiviso in tre “unità abitative”, era occupato da ben tre nuclei familiari (comprendenti anche minori), insediatisi ormai in pianta stabile e che usufruivano di energia elettrica tramite un allaccio abusivo alla rete, privo dei benché minimi requisiti di sicurezza.
Appurata la violazione di legge, la stima del danno patito dal gestore della rete elettrica, comprensiva sia dell’importo di energia prelevato abusivamente che dei danni cagionati all’impianto, è risultata essere pari a circa 45.000 euro. Nella circostanza, si è proceduto inoltre alla rimozione dell’impianto abusivo e alla messa in sicurezza del quadro elettrico.
In considerazione della gravità e della portata del reato, alla luce di un’analisi delle differenti posizioni degli interessati, sono quindi scattate le manette per due di essi.
Contestualmente sono stati denunciati in stato di libertà tutti gli occupanti dello stabile per il reato di occupazione abusiva di edifici, in attesa dei successivi approfondimenti che saranno svolti dai Carabinieri della Compagnia di Sassari in relazione a questa delicata vicenda.
Nel corso dell’udienza direttissima che si è svolta ieri presso il Tribunale di Sassari, gli arresti sono stati convalidati e gli imputati rimessi in libertà.