Per accedere al trading online tutto quello che occorre è una connessione alla rete e, ovviamente, un supporto multimediale per navigare; che sia pc o smartphone oggi come oggi poco cambia. Ecco perché il trading è molto richiesto tra gli utenti: per la semplicità di utilizzo, fattore che tende ad aumentare la curiosità negli utenti invogliandoli a tentare la sorte. Ed ecco perché al contempo cresce l’esigenza di formazione. Ne parliamo con il portale Tradingonlineguida il cui obiettivo è proprio quello di fornire indicazioni per utenti che si avvicinino al trading.
Qual è il primo passo da compiere per investire online?
“Registrare un account presso una piattaforma di intermediazione virtuale. Ce ne sono diverse e non c’è che l’imbarazzo della scelta. Una piattaforma online è un broker virtuale, quindi un soggetto che va a svolgere la funzione di intermediazione tra l’utente e il mercato. Detto in altre parole, tramite questa piattaforma anche un investitore privato, non un addetto ai lavori, può accedere alle schermate di compravendita di titoli e asset.”
Perché si dice che questo strumento è rischioso?
“Perché si va a fare da soli ciò che un tempo si faceva con una guida, quindi tramite un broker fisico che spostava per nostro conto i soldi. Oggi lo si può fare in totale autonomia. È ovvio che una novità di questo genere abbia stuzzicato l’appetito di molti. Anche di chi non è però in grado di gestire da solo tutto quanto; perché ha poche conoscenza in materia di investimenti.”
Cosa potrebbe fare un utente alle prime armi?
“Prendersi un periodo di formazione prima di investire. Capire che non si tratta di un gioco. Altra soluzione è quella che deriva ad esempio dall’uso di un conto demo: ovvero un conto virtuale senza soldi reali tramite l quale l’utente può iniziare a investire sui mercati ma senza, per l’appunto, utilizzare soldi veri.”
L’ultimo consiglio per hi investe online?
“Massima attenzione alla scelta del broker, ovvero la piattaforma per investire cui si faceva riferimento sopra. Ricordiamo che deve essere sempre regolamentata da un ente di riferimento; su una piattaforma poggiamo i nostri soldi, quelli che poi andremo a investire in rete sui mercati. Basta questo per comprendere quanto sia importante l’aspetto sicurezza.”