Vaccini, Burioni attacca Travaglio
ROMA – La campagna elettorale si infiamma (di nuovo) sul tema dei vaccini obbligatori introdotti dalla ministra Beatrice Lorenzin. Qualche giorno fa il direttore de ‘Il fatto quotidiano’ Marco Travaglio aveva affermato, durante la trasmissione ‘Otto e mezzo’ di Lilli Gruber, che il morbillo era da considerarsi “un tagliando” per i bambini della sua epoca e non “la peste bubbonica”, mentre oggi “le vaccinazioni” sono “imposte dall’alto” e il “dissenso viene criminalizzato”, dice il giornalista.
Sulla questione interviene il virologo Roberto Burioni, che, da anni, combatte le bufale sui vaccini con la divulgazione scientifica e avrebbe ricevuto da Matteo Renzi la proposta di candidarsi con il Partito democratico.