Ad Oristano, Sartiglia dei falegnami come da copione

Ad Oristano, Sartiglia dei falegnami come da copione, discese a getto continuo per superare i rivali del Gremio dei Contadini. Alla fine saranno 82 discese con 18 bersagli, contro le 69 dei contadini che si sono “accontentati” di 16 stelle centrate.

Ricco il bottino di stelle d’oro, ben cinque; il che vuol dire che altrettanti cavalieri, hanno fatto centro sia la domenica e sia il martedì. Si tratta di Bernardino Ecca, che alla dodicesima discesa ha conquistato la prima stella della giornata e, avendo fatto centro pure domenica scorso, anche quella d’oro. Le altre stelle d’oro, sono state appannaggio di Luca Murtas, Giancarlo Melis, Alberto Carta e Rodolfo Manni che ha centrato la quinta stella d’oro e diciottesima della giornata, all’ottantesima e ultima discesa. Dopo di lui ci hanno provato inutilmente il capo corsa, Andrea Solinas e il suo terzo aiutante, Alessio Garau, con “su stoccu”. Fine dei giochi, benedizione del Cumponidori Andrea Solina con “sa Pippia de Maju” poi tutti in via Mazzini per le “Pariglie”.

Gli altri cavalieri ad aver fatto centro e a vedersi assegnata la stella d’argento, sono stati: Giorgio Sanna, alla ventiquattresima discesa; Claudio Tuveri, alla ventottesima calata; Fabrizio Pomogranato, alla trentacinquesima corsa; la nona stella della giornata, è stata appannaggio di Davide Musu, al quarantunesimo tentativo; Poi, in rapida successione, è stata la volta di Mauro Puddu (decima stella), Federico Misura (undicesima stella), Marco Pau (dodicesima stella) e Graziano Pala, rispettivamente alla cinquantottesima, cinquantanovesima, sessantunesima e sessantaquattresima discesa. Le altre quattro stelle d’argento, le hanno conquistate: Stefano Concu alla sessantottesima discesa, Paolo Faedda alla settantatreesima, Franco Ledda alla settantacinquesima e Antonio Cuccu alla settantottesima.

Tutto sommato, è evidente che i falegnami hanno voluto forzare la mano per superare i loro rivali del Gremio di San Giovanni, allungando le discese sino a superare il loro bottino. Purtroppo, questo è il vantaggio di chi sa in anticipo sino a che punto deve sollevare l’asticella per superarla.

Gian Piero Pinna