Una chiamata forte e chiara per mettere al centro delle scelte politiche il reddito pensionistico, i temi sociali e le esigenze degli anziani.
È questo ciò che chiedono gli anziani e pensionati di Confartigianato di tutta Italia, insieme alle altre Associazioni dei Pensionati del Lavoro Autonomo riunite nel CUPLA, in rappresentanza di oltre 2milioni di pensionati, più di 80mila in tutta la Sardegna.
“Il Manifesto che abbiamo presentato fa appello alle forze politiche affinché vengano presi impegni seri che vadano oltre l’orizzonte temporale delle elezioni – afferma Paola Montis, Presidente di ANAP Pensionati Confartigianato Sardegna – per questo sono necessarie misure incisive per una ripresa stabile dell’attività economica e produttiva. Per questo chiediamo a tutti i candidati di sottoscrivere l’appello sul sito https://www.sardegnaimpresa.it/appellopensionati/”.
Secondo i pensionati è anche indispensabile dare sollievo alle famiglie degli anziani, i cui trattamenti pensionistici hanno perso progressivamente valore rispetto al reale costo della vita e i cui redditi hanno scontato il peso di un fisco ancor più opprimente a livello locale e di costi socio-sanitari sempre più alti.
“Chiediamo – continua la Montis – provvedimenti ponderati e credibili, come l’allargamento del bonus Irpef 80 euro alle pensioni basse e una riformulazione degli assegni familiari; la revisione del paniere di spesa sui cui si basa l’indicizzazione delle pensioni più aderente alle necessità dei meno abbienti, con un peso maggiore dei beni alimentari, energetici e farmaco-sanitari; l’accesso universale ed uniforme dei servizi sanitari e di assistenza in tutto il territorio nazionale; la realizzazione dell’innovativa riforma dei L.E.A. (livelli essenziali d’assistenza) in tutte le regioni, affinché si trasformino in diritti esigibili da parte di tutti, anziani e cittadini”.
L’Associazione sottolinea come “sia improrogabile una Legge quadro nazionale sull’invecchiamento attivo che consentirebbe un vero Patto intergenerazionale per la sicurezza e la tranquillità degli anziani insieme alla creazione di nuove professionalità ed occasioni di lavoro per i più giovani”.
I pensionati, infine, ritengono che “il prossimo Governo non debba trascurare e non considerare le problematiche di oltre 16 milioni di pensionati e anziani e il contributo che essi possono concretamente dare per uno sviluppo equilibrato e per la ripresa dei consumi”.