Sequestri nell’area marina protetta di Capo Carbonara
Nella serata del 2 febbraio 2018, una squadra di militari della Capitaneria di Porto di Cagliari impegnata nel contrasto alla pesca illegale, attività che come noto rientra tra i compiti istituzionali del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha colto in flagranza un pescatore di frodo (C.U.) che aveva calato numerose reti da pesca non segnalate in prossimità dell’imboccatura del Porto di Villasimius, ostruendo di fatto il passaggio delle imbarcazioni in ampi tratti dello specchio acqueo e arrecando grave pregiudizio per la sicurezza della navigazione.
L’illecito assume particolare rilevanza in quanto commesso all’interno dell’’Area Marina Protetta di Capo Carbonara-Villasimius, zona di particolare tutela ambientale, faunistica e paesaggistica.
Dagli accertamenti svolti nell’immediatezza dei fatti è emerso che l’unità da diporto utilizzata nella predetta attività era sprovvista di assicurazione obbligatoria RCA, così come dei fanali di navigazione previsti dalla pertinente normativa di riferimento in materia di sicurezza della navigazione.
In relazione a quanto sopra il pescatore veniva segnalato all’Autorità Gudiziaria; contestualmente si procedeva al sequestro penale del natante e delle reti, nonché alla contestazione di ulteriori illeciti amministrativi per un ammontare di 6000 euro di sanzione.
Il pescato, ammontante in quel momento a circa 20 kg, verrà sottoposto a valutazione sanitaria veterinaria per eventuale devoluzione in beneficienza ad associazioni no profit assistenziali.