Per questo si presenteranno con la valigia in mano, simbolo di una generazione che da possibili imprenditori agricoli si potrebbero trasformare in emigrati causa burocrazia.
“In questi due palazzi – spiega il presidente regionale dei Giovani Coldiretti Angelo Cabigliera – si sono fermati i sogni di oltre 3200 giovani che dieci mesi fa hanno risposto al bando “a tempo” del primo insediamento semplice e pacchetto giovani. Ma mercoledì ci saranno anche quei giovani che aspettano invano la pubblicazione del nuovo bando perché anziché aiutarli questa politica rappresenta un freno a mano ai loro progetti”.
Su questi bandi c’era tanta attesa, come del resto testimoniano le tantissime domande. “Quando erano stati presentati – ricorda Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna – si enfatizzò la nuova formula a sportello, che avrebbe semplificato e velocizzato le pratiche, che sarebbero state finanziate in brevissimo tempo (a 90 giorni dalla presentazione della domanda si sarebbe conosciuto l’esito), dando l’ulteriore illusione di risorse sufficienti per tutti”.
I fatti raccontano altro e “spiace davvero affermare, l’avevamo detto e scritto – dice il presidente di Coldiretti Sardegna – anche perché di mezzo ci sono i giovani”.
Prima di arrivare alla pubblicazione del bando si è assistito ad una commedia, che però non ha fatto ridere nessuno. Anzi.
A luglio 2016 si approva il bando e si annuncia che da metà settembre dello stesso anno fino a metà gennaio 2017 si potranno presentare le domande.
Comincia la corsa dei giovani aspiranti agricoltori che si rivolgono agli agronomi per arrivare pronti all’apertura del bando: devono adempiere a tutte le attività propedeutiche per presentare un progetto cantierabile. Servono preventivi, apertura partita iva, fascicolo aziendale, contratti di affitto e quanto altro.
“Il 13 settembre il bando viene sospeso e il 21 novembre revocato – ricorda il presidente di Coldiretti Cagliari Efisio Perra -. Il 5 dicembre viene approvato il nuovo bando che prevedeva la presentazione delle domande a gennaio. Ma dai primi di gennaio la data di presentazione è spostata a fine gennaio ed il 25 dello stesso mese viene ancora sospeso. Per essere riaperto definitivamente con decreto del 27 febbraio fissando l’inizio della presentazione delle domande da metà marzo fino a metà aprile”.
Da settembre 2016 a marzo 2017 ci sono diversi giovani che hanno nel frattempo compiuto 41 anni perdendo il prerequisito per poter usufruire del premio. Altri lo stanno perdendo in attesa che venga riaperto il bando: uno dei punti di forza del bando a sportello era che si sarebbe riaperto periodicamente.
A dieci mesi dalla presentazione delle domande non è stato finanziato alcun insediamento. L’unica certezza è che potranno usufruire (quando non si sa) del premio solo ¼ dei 3200 che hanno presentato domanda.
Per questi motivi mercoledì mattina i giovani agricoltori saranno in piazza a Cagliari. La quarta manifestazione in meno di un mese per la Coldiretti: il 26 sit-in davanti all’assessorato all’agricoltura di Coldiretti Nuoro Ogliastra; il 1° febbraio assemblea e trattori della Federazione di Nord Sardegna a Tula; il 7 febbraio 100 trattori guidati da Coldiretti Oristano, hanno sfilato da Arborea all’ufficio Argea di Santa Giusta. La lista dei motivi è lunghissima e possono essere riassunti in una politica assorbita dalla burocrazia cieca ed elefantiaca che sta annientando l’agricoltura sarda.