“In a Mosaic World” – promosso dalla cooperativa sociale Il Sicomoro con la direzione artistica di Impatto Teatro, in coproduzione con Abaco Teatro – culminerà in un una creazione originale, multimediale e itinerante, capace di raccontare la diversità e la ricchezza rappresentata dall’incontro tra popoli e culture: canti, danze, saperi e sapori che genti provenienti dalle diverse regioni del pianeta portano con sé, custodendole come un prezioso tesoro nello scrigno dei ricordi.
Si parte dalla conoscenza – con un’indagine sul territorio per raccogliere testimonianze e memorie di luoghi – per poi ridisegnare la geografia fantastica dei singoli percorsi, tra i colori del deserto e l’asperità delle montagne, l’azzurro del mare e del cielo che s’incontrano all’orizzonte sulla linea dell’infinito, senza dimenticare i drammi, la sofferenza, la povertà e la paura di coloro che sono stati costretti a lasciare le loro case e la loro patria per inseguire il sogno di un futuro migliore.
I mille volti delle migrazioni contemporanee, gli itinerari per terra, per aria e per mare da e per la Sardegna e l’Occidente, gli sguardi di giovani, adulti e bambini che hanno affrontato i pericoli del viaggio sorretti dalla speranza riaffiorano nelle video-interviste realizzate al di qua e al di là dell’oceano.
Spazio alla creatività e ai nuovi talenti con i laboratori di teatro, danza e musica, scenografia, sartoria, video e nuove tecnologie rivolti agli studenti e ai giovani stranieri e a tutti gli abitanti della città, chiamati a confrontarsi con i linguaggi della scena sotto la guida di maestri come il costumista e scenografo Marco Nateri – artista di fama internazionale con all’attivo importanti collaborazioni con teatri e istituzioni in Italia e nel mondo.
Il regista Karim Galici curerà il laboratorio sul teatro sensoriale, che coinvolge i cinque sensi attraverso una scrittura drammaturgica in cui si fondono memoria emotiva e capacità espressive, in una diretta e costante interazione con il pubblico immerso in una dimensione esperienziale a contatto con la propria parte più profonda e istintuale.
La danzatrice e coreografa Luana Maoddi (formatasi allo IALS di Roma con Mauro Astolfi e Michele Oliva, e perfezionatasi attraverso stage con artisti quali Micha Van Hoecke e Zofia Andruszhiewicz Antony) creerà le partiture fisiche e gestuali e le coreografie in movimento per lo spettacolo finale traendo spunto dai balli tradizionali per fonderli in danze che diventano simbolo dell’incontro e del dialogo tra popoli e culture.
Il musicista e compositore Fabrizio Casti condurrà il laboratorio musicale rivolto agli allievi del Conservatorio di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari e ai giovani stranieri, ma aperto anche agli studenti, per la creazione delle differenti partiture ispirate alle melodie e ai ritmi tradizionali di differenti regioni del mondo, che diventeranno la colonna sonora degli itinerari dello spettacolo “In a Mosaic World”.
Daniele Murgia – giovane e brillante interaction video designer, già autore de “Il Muro Sociale” per il Capodanno a Cagliari (2016) e dell’elaborazione del body mapping per “L’ora blu” di Lucilla Trapazio – guiderà gli studenti del LAC e i partecipanti al corso di video e nuove tecnologie nell’approccio e nello studio degli strumenti informatici e delle varie forme di interattività nelle arti fino alla realizzazione delle scenografie multimediali e all’uso del video mapping nell’ambito delle performance di teatro e danza nello spettacolo finale.
“In a Mosaic World” nasce come progetto site specific per la città di Cagliari – plasmato sulle piazze, le strade e i vicoli del quartiere della Marina, con i gli antichi magazzini, i negozi e i ristoranti con le loro cucine multietniche, le scuole, le chiese e luoghi di culto, in cui risuonano canti e preghiere in tante lingue diverse. Un crogiolo di popoli e culture, simbolo della città metropolitana contemporanea capace di accogliere persone provenienti da diversi continenti, riflesso delle molte anime della moderna società “liquida” e multietnica – ma anche dei nodi irrisolti della politica dell'”integrazione” o meglio interazione.
Il fascino del rione che declina e a tratti quasi precipita verso il mare – con le voci e i suoni, i profumi, i colori, i riti – riaffiorerà nei differenti itinerari, quasi dei “diari di viaggio” attraverso i continenti alla scoperta dell’ “altro” ovvero delle storie degli stranieri che per caso o per fortuna sbarcano sulle nostre coste portando con sé un bagaglio leggero, fatto di ricordi, a volte dolcissimi a volte amari, di ferite che segnano corpi e anime, ma anche del coraggio e della straordinaria forza di volontà che li hanno spinti ad andare incontro all’ignoto e a varcare il mare.
L’idea di ripercorrere quel cammino e seguire a ritroso le loro orme, per ritrovarsi al punto di partenza e condividere i loro sogni e le loro speranze – non poi così diversi da quelli dei loro coetanei sardi e italiani che decidono di imbarcarsi in un’analoga avventura per trovare se stessi e misurarsi con il mondo. Nei loro occhi brillano la stessa meraviglia, la stessa sete di conoscenza, la stessa inquietudine e lo stesso desiderio di affrontare a testa alta il futuro e pure la stessa nostalgia per i loro cari, per i legami spezzati, per la lontananza e sulle loro facce di giovani sognatori compare lo stesso sorriso.
“In a Mosaic World” è la fotografia “virtuale” della moderna civiltà multietnica e multiculturale, in cui alle influenze e alle stratificazioni del passato si aggiungono nuove migrazioni di donne e uomini – in fuga o alla ricerca di una nuova vita. I loro volti, i loro racconti, i loro gesti, le loro danze, i canti e le musiche, ma anche le tradizioni culinarie, i vestiti e le acconciature, i riti e le feste sono le tessere coloratissime di un “mosaico” grande quanto la Terra: un’opera d’arte “viva” e multimediale, capace di esprimere quelle storie – allegre e dolorose – trasfigurandole in poesia.
“In a Mosaic World” – dopo la fase propedeutica iniziale – entrerà nel vivo a partire da sabato 3 marzo con l’inizio del laboratorio di scenografia al Liceo Artistico “Foiso Fois” di Cagliari – in un’interazione preziosa tra gli studenti e i ragazzi stranieri, un percorso sulle arti applicate in cui i giovani talenti saranno chiamati a elaborare e creare scenari per un vero spettacolo seguendo estro e fantasia.
Nell’arco di undici mesi i diversi laboratori procederanno parallelamente, con lo studio e l’approfondimento delle varie discipline, la conoscenza e la padronanza dei rispettivi strumenti e linguaggi, per poi convergere e confluire nella mise en scène dell’immaginifico e interattivo “In a Mosaic World”.
Una “visione” in movimento che attraverserà la città – concentrandosi in uno dei suoi rioni storici – sotto lo sguardo di abitanti e turisti, mentre spettatori e performer comporranno la drammaturgia “corale” di una pièce mutevole di sera in sera – e di momento in momento – secondo l’atmosfera e gli umori, le reazioni e il coinvolgimento emotivo del pubblico. Una folla variopinta munita di coloratissimi ombrelli attraverserà le vie della Marina portando con sé – per cinque indimenticabili e intense giornate – il suo messaggio di pace e armonia fra i popoli.
Il progetto multiculturale site specific “In a Mosaic World” – ideato e diretto da Karim Galici – promosso e prodotto dalla Cooperativa Sociale il Sicomoro Onlus con la direzione artistica di Impatto Teatro in coproduzione con Abaco Teatro – sarà realizzato in collaborazione con SpazioMusica, con il Liceo Artistico e Musicale Foiso Fois, l’Istituto Sandro Pertini per i servizi sociali.
“In a Mosaic World” è patrocinato e sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale.