Vediamo, nel dettaglio, chi sono i lavoratori svantaggiati e quali sono le nuove categorie di lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati individuate dal Ministero del Lavoro
L’AUTORE: Redazione
Con un decreto di recentissima pubblicazione [1], il Ministero del Lavoro ha individuato, in conformità delle disposizioni Europee [2], le nuove categorie di lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati. Sul punto, è bene precisare che le nuove disposizioni abrogano e prendono il posto di quelle precedentemente esistenti [3], le quali individuavano solo tre categorie di lavoratori svantaggiati e segnatamente:
- chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
- chi non possiede un diploma di scuola media o superiore professionale;
- chi è occupato in uno dei settori economici dove c’è un tasso di disparità uomo-donna che supera di almeno il 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici italiani.
Ciò premesso, vediamo quali sono le nuove categorie di lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati alla luce delle più recenti disposizioni.
Lavoratori svantaggiati: chi sono
Ecco quali sono le nuove categorie di lavoratori svantaggiati. Più nel dettaglio, secondo le nuove disposizioni, sono lavoratori svantaggiati coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni.
Disoccupati
Sono lavoratori svantaggiati coloro che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Vale a dire chi, negli ultimi sei mesi, non ha prestato attività lavorativa riconducibile a un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno sei mesi e chi, negli ultimi sei mesi, ha svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata da cui derivi un reddito non soggetto ad imposizione fiscale
Giovani
Rientra in questa categoria di lavoratori svantaggiati chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni.
Non diplomati
Sono considerati lavoratori svantaggiati coloro che non hanno conseguito un diploma di scuola media superiore o di istruzione secondaria superiore o una qualifica o un diploma di istruzione e formazione professionale rientranti nel terzo livello della classificazione internazionale sui livelli di istruzione, nonché chi ha conseguito una delle suddette qualificazioni da non più di due anni e non ha avuto un primo impiego regolarmente retribuito.
Over 50
Chi ha compiuto 50 anni di età è considerato un lavoratore svantaggiato.
Adulto con persone a carico
Rientrano in questa categoria di lavoratori svantaggiati coloro che hanno compiuto 25 anni di età e sostengono da soli il nucleo familiare in quanto hanno una o più persone a carico.
Lavoro svantaggiato e disparità di genere
Sono lavoratori svantaggiati coloro che risultano essere occupati nei settori e nelle professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna annualmente individuati da apposito decreto e che appartengono al genere sottorappresentato.
Minoranza etniche e linguistiche
Rientra in questa categoria chi appartiene a minoranze linguistiche storicamente insediate sul territorio italiano ai sensi della legge 482/1999 e a quelle minoranze che risultino ufficialmente riconosciute in Italia sulla base di specifici provvedimenti e che dimostrino la necessità di migliorare le proprie competenze linguistiche e professionali o la propria esperienza lavorativa per aumentare le prospettive di accesso a un’occupazione stabile.
Lavoratori molto svantaggiati: chi sono?
Secondo le nuove disposizioni è un lavoratore molto svantaggiato:
- chi è privo da almeno 24 mesi di impiego regolarmente retribuito;
- chi è privo da almeno 12 mesi di impiego regolarmente retribuito e appartiene a una delle categorie sopra elencate.