Il Conservatorio di Musica di Cagliari non solo come spazio per imparare uno strumento, ma anche luogo per avvicinarsi alla musica a tutto tondo, attraverso approfondimenti dedicati ai professionisti o rassegna concertistiche per gli amatori.
Questo l’obiettivo del direttore Giorgio Sanna e del presidente Gianluca Floris che, stamattina, hanno presentato la programmazione artistica per l’anno 2018. Scelte che esulano dal semplice accademismo e che, citando le parole del M° Sanna, hanno un solo scopo: celebrare il “bello” in tutte le sue forme.
Dalla rassegna concertistica interamente dedicata ai fiati al progetto “Atom heart mother” pensato dagli studenti per celebrare la grande musica di matrice anglosassone, Pink Floyd compresi, come si evince dal titolo della manifestazione (nelle serate del 18 e 19 aprile), sino ai “notturni” per pianoforte suonati sotto le stelle (dal 3 giugno al 31 luglio per la seconda edizione di Notturni di note), senza dimenticare i grandi nomi, come il pianista jazz Enrico Pierannunzi o il violoncellista David Geringas, che già dalle prossime settimane arriveranno in città per trasferire agli studenti il loro prezioso bagaglio di esperienza.
E una grande novità: il progetto “SpazioTempo”, unica proposta in Italia volta a presentare e approfondire il ruolo del Maestro collaboratore al ballo. Ogni appuntamento (il primo il 18 marzo) prevede un seminario e uno stage di danza, rivolti a musicisti e danzatori. Sul palcoscenico maestri ed étoile della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma: il pianista sardo Samuel Tanca (diplomato al P. Da Palestrina, è ideatore dell’iniziativa), Valentina Canuti(consulente del progetto), Alessandro Molin, Gaia Straccamore e Lia Calizza, già direttrice dell’Accademia Nazionale di Danza.
Dal 6 aprile ritorna anche il Festival pianistico, giunto all’ottava edizione. Sino al 2 maggio, e poi di nuovo a settembre e ottobre, nell’Auditorium una carrellata di appuntamenti nel segno di Claude Debussy di cui quest’anno ricorre il centenario dalla morte mentre, per i più “contemporanei”, per il quarto anno, torna il Festival Polline, dedicato alla musica elettronica, elettroacustica e nuove tecnologie. Prodotto e coordinato dall’associazione TiConZero, in collaborazione con il Conservatorio, quest’anno il festival si svolge per la prima volta nell’Auditorium istituzionale.
Infine, negli ultimi mesi del 2018, ecco il Festival organistico, quarta edizione di una manifestazione che quest’anno ha per filo conduttore “Trascrivere. Ripensare. Improvvisare”. In arrivo ospiti internazionali e una gustosa anteprima a giugno con il concerto dell’organista danese Lars Frederiksen e del monaco benedettino svizzero Theo Flury.
E poi numerose masterclass, per i musicisti desiderosi di approfondire il loro bagaglio di conoscenze specifiche, laboratori da “Scisma”, il laboratorio permanente di composizione, direzione e interpretazione della musica contemporanea, al laboratorio di Musica antica a quello di Musica da camera per fiati o dell’Orchestra junior. Senza dimenticare il Coro di voci bianche e il Laboratorio permanente di Opera lirica. Novità di quest’anno è il Laboratorio permanente di filosofia della musica, condotto da Sebastiano Giacobello, dove gli studenti sono portati ad adottare un punto di vista “altro”.
Insomma, una vasta offerta che mira ad avvicinare anche i più restii a questa istituzione, in un radicamento sul territorio con uno sguardo anche alle nuove generazioni. Perché in fondo, c’è sempre una speranza: e cioè che la musica, e l’arte, possano cambiare il mondo. Per informazioni http://www.conservatoriocagliari.it/
FRANCESCA MULAS