Nell’Isola – sotto le insegne del CeDAC – “Separazione” di Tom Kempinski con Marina Thovez (che firma anche traduzione e regia) e l’attore e comico Mario Zucca: la pièce che racconta l’incontro a distanza tra un’attrice newyorkese e un commediografo londinese inaugurerà – mercoledì 28 febbraio alle 21 al Teatro Centro Culturale di Dorgali il trittico teatrale di “Quarto Movimento” a cura di Mousikè in collaborazione con il CeDAC.
Un raffinato gioco metateatrale per la brillante commedia che descrive in un emozionante crescendo la nascita di un’amicizia tra un autore di successo vittima della sindrome da pagina bianca e prigioniero delle sue fobie e l’artista che vorrebbe rappresentare uno dei suoi testi, in cartellone per la Stagione di Prosa 2017-18 del CeDAC giovedì 1 marzo alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, venerdì 2 marzo alle 21 al CineTeatro Montiggia di Palau e infine sabato 3 marzo alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.«All’inizio il rapporto è distante, poi muterà – spiega Mario Zucca in un’intervista – Joe è depresso, agorafobico, teme l’abbandono, perché la famiglia prima e la moglie poi l’hanno lasciato solo. Si avvinghia alle persone, quasi le “mangia” a volte. Gli capita di chiamarle al telefono di notte. Però non appena le sente più vicine, si tira indietro».
Al contrario Sarah – costretta su una sedia a rotelle a causa di un problema neurologico – desidera vivere la vita fino in fondo e non rinuncia a lavorare anzi, decisa a interpretare un personaggio che per certi versi le assomiglia, non esita a chiamare l’autore per persuaderlo a concederle i diritti e affronta le difficoltà a testa alta e con grande coraggio e determinazione.
Creature diversissime ma per certi versi complementari i due finiranno per trovarsi – al di qua e al di là dell’oceano – fino ad idealmente avvicinarsi: come sottolinea Marina Thovez nelle note di regia: «Non possiamo eliminare le nostre debolezze, ma possiamo innamorarci dei difetti degli altri».
INFO & PREZZI
TEMPIO PAUSANIA
biglietti
Platea intero e galleria centrale 15 €
Platea ridotto e galleria laterale 13 €
Loggione 7 €
Riduzioni under 25 e over 65
info: tel. 079.630377 – cell. 388.3503817
email: [email protected]
FB: Teatro Del Carmine Tempio
PALAU
biglietti
Posto unico: intero 14 € – ridotto 11 €
info: cell. 3282397198 –
SAN GAVINO MONREALE
biglietti
Posto unico: intero 14 € – ridotto 11 €
info: cell. 340.4041567
CONTATTI / per l’Ufficio Stampa del CeDAC/ Sardegna:
Anna Brotzu – cell. 328.6923069 – [email protected]
Ludus in Fabula
Separazione
di Tom Kempinski
con Marina Thovez e Mario Zucca
scene Eugenio Guglielminetti
regia e traduzione Marina Thovez
“Separazione” è la storia di Sarah, attrice newyorkese, e Joe, commediografo londinese, separati appunto, da un oceano. I due non si conoscono, ma il destino intreccia le loro esistenze.
Sarah vuole mettere in scena una famosa commedia di Joe e lo chiama al telefono per chiedergli il permesso. Tutto finirebbe qui se non fosse che lo scrittore, da tempo bloccato sulla pagina bianca, buffo malato di agorafobia, ciccione e solo, ha un forsennato bisogno di parlare con qualcuno. E Sarah ha una particolarità che la rende in grado di identificarsi con la protagonista della commedia di Joe meglio di chiunque altro. Attraverso l’oceano e i fili del telefono tra i due nasce una sorprendente amicizia, e finalmente s’incontrano…
La vita è coraggio, ci dice l’autore, e “Separazione” è in realtà la storia di un commovente, fragile avvicinamento.
NOTE DI REGIA
Separazione è una commedia originalissima: sono 8 telefonate. 8 momenti cruciali della vita dei due protagonisti, 8 gradini di conoscenza. In una struttura a episodi l’autore ci inchioda con un’altalena di sentimenti drammaturgicamente fortissima.
Nella vita siamo tutti separati: ogni piccolo egoismo, ogni paura, ogni trauma subito sono una barriera che ci allontana dagli altri e dalla felicità.
Non possiamo eliminare le nostre debolezze, ma possiamo innamorarci dei difetti degli altri.
Kempinski usa humor e leggerezza; ho fatto tesoro degli spunti comici che il testo offre.
Nella messa in scena ho contrapposto alla fissità dell’azione, cioè la ripetitività del gesto telefonico, un’ambientazione che grazie alla fantasia magnifica del grande Guglielminetti racconta le due città: la casa di Sarah è dinamica, si trasforma nel teatro da cui una sera torna trionfante, è la finestra sul mondo, è New York con le luci dei suoi grattacieli, il sole, il cielo, la notte. Sarah è aperta alla vita, lascia che la vita entri. La casa dell’agorafobico Joe invece è un muro tagliafuoco, un diaframma con l’esterno con cui non vuole avere contatti, un rifugio dal mondo cattivo e infatti implode fino a soffocarlo comicamente nei suoi attacchi di panico.
durata: 1 ora e 40 con l’intervallo