Pianista e compositrice di origine armena, Irma Toudjian nasce in Libano, si trasferisce a Cagliari, dove vive da più di 26 anni e prosegue la carriera di compositrice e concertista
Pubblicato per l’etichetta cagliaritana MGJR Records “in_certezza” il nuovo disco della pianista e compositrice armena Irma Toudjian, lavoro che giunge a quasi sette anni di distanza dal precedente (L’attente, 2011). “in_certezza” raccoglie alcune tra le composizioni più rappresentative degli ultimi anni dell’artista, ognuna di loro legata a progetti, tematiche ed urgenze espressive mirate.
Da sottolineare la delicata presenza in quattro brani della chitarra di Riccardo Onori, apprezzato musicista attivo su più fronti nella scena musicale nazionale. La registrazione, il missaggio e il mastering sono stati curati dall’ingegnere del suono Marti Jane Robertson presso il janeStudio e lo Studio della Giraffa di Cagliari, con il progetto grafico di Alberto Soi e le foto di copertina della fotografa cagliaritana Daniela Zedda.
E’ possibile ordinare e acquistare il disco nell’apposita sezione dedicata sul sito del janeStudio e a Cagliari presso Alta Fedeltà e Dal Maso.
I giornalisti interessati possono richiedere disco e press kit all’indirizzo mail [email protected]
Il disco – “in_certezza” è il quinto disco della pianista armena Irma Toudjian, musicista nata in Libano, successivamente approdata a Parigi e da anni stabilitasi in Sardegna nella città di Cagliari. Il lavoro si articola in nove brani e una suite e abbraccia un periodo di tempo di quasi sette anni, succedendo a “L’attente”, penultimo album dell’artista risalente al 2011.
Dal titolo si comprende e definisce la spiccata volontà della compositrice di concentrare scrittura e ricerca verso l’instabilità che domina e attraversa la contemporaneità, luogo in cui la liquida società globalizzata polverizza certezze e sicurezze consolidate, con la chiara consapevolezza che ogni evoluzione, altresì, si collochi come inarrestabile portatrice di crescita e speranza.
Il brano di apertura (Incertezza), come ne sottolinea il nome, cristallizza e narra in musica un momento nella vita della compositrice in cui la precarietà e il dubbio si erano fatti dominanti. Il disco si evolve con l’onirica Rêve e la malinconica Adieu, prima di giungere alla successiva Lunadigas suite, corpo centrale dell’intero lavoro e parte della colonna sonora del documentario di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler “Lunàdigas – ovvero delle donne senza figli” (Pierrot e la Rosa, 2016).
Il film racconta una realtà articolata e poco conosciuta, dalla quale emergono emozioni affini e opposte, a volte contraddittorie, dai contorni netti: compiacimenti, dolori, dubbi, certezze, pregiudizi delle donne determinate nella scelta di non avere figli. Une idée cachée e Verda si fanno momenti continuatori di ricerca e improvvisazione, sul tenue filo di ricordi seminati nella storia dell’artista. Mélodie Arménienne e Mélodie Kurde costituiscono un chiaro omaggio al filosofo, mistico, danzatore, scrittore e maestro di danza greco-armeno Georges Ivanovič Gurdjieff e al suo lavoro di trascrizione delle melodie e della musica delle aree geografiche di Caucaso e Tibet.
Musiche di pace e riconciliazione, quindi, accostate in successione con profonda volontà politica e spirituale.
Bullied to death è una composizione scritta per l’omonimo film di Giovanni Coda (Bullied to death – Zena Film | Atlantis Moon, 2016). A chiudere l’opera Promenade sous la pluie, delicato stillicidio di note come la leggera e costante pioggia dei cieli parigini ai quali l’autrice è profondamente legata.
Importante il contributo donato all’opera dai ricami della chitarra elettrica di Riccardo Onori, musicista abile ed esperto, capace di inserirsi sulle composizioni dell’autrice con classe, esperienza e grande discrezione (presente nei brani: 2, 4, 7).