Fra i tanti ospiti che questa mattina hanno invaso il padiglione Sardegna, dedicato alle statue menhir di Laconi e al patrimonio del consorzio Sa perda ‘e Iddocca, anche il direttore degli Uffizi Eike Schimdt e il presidente dell’associazione culturale sardi in Toscana Fiorella Maisto.
La Sardegna, dunque, protagonista assoluta nella prima giornata di apertura del Salone Internazionale dell’Archeologia in corso a Firenze.
L’allestimento del padiglione ha colpito tanto il direttore del Salone, Piero Pruneti, al punto che ieri, vigilia d’apertura, ha chiesto espressamente all’editore Carlo Delfino di aprire la manifestazione sullo sfondo delle belle immagini del consorzio Sa Perda ‘e Iddocca realizzate da Nicola Castangia.
In effetti, all’ingresso del padiglione il colpo d’occhio è notevole: le riproduzioni dei menhir, che risalgono al III millennio avanti Cristo, realizzate dallo sculture Carmine Piras, sono affiancate da immagini mozzafiato che richiamano l’attenzione dei visitatori sulle spettacolari testimonianze dell’antica religione dei sardi.
Parole di elogio per l’allestimento da parte di ospiti e visitatori che questa mattina hanno letteralmente preso d’assalto il padiglione Sardegna. E se Philippe Daverio ha rimarcato l’unicità e la specificità del patrimonio culturale sardo, il direttore degli Uffizi, Eike Schimdt, ha annunciato l’inaugurazione, a marzo, proprio agli Uffizi, di una mostra dedicata all’artista ogliastrina Maria Lai.
Il presidente dell’assemblea regionale della Toscana, Eugenio Giani, ha evidenziato, infine, l’importanza e le grandi potenzialità di crescita offerte dalla promozione del turismo archeologico