Le Fiamme Gialle del gruppo di Cagliari, nell’ambito delle attivita’ di contrasto al lavoro nero ed irregolare, hanno concluso 2 controlli nei confronti di altrettante realta’ commerciali, che hanno portato ad individuare, complessivamente, 8 lavoratori in nero.
Le attivita’ hanno consentito di rilevare che, tra il personale trovato intento a svolgere la propria attivita’ lavorativa, figuravano soggetti privi di qualsiasi regolarizzazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo, circostanza questa che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza in caso, ad esempio, di infortunio nello specifico, sono state controllate 2 attivita’ commerciali operanti nel campo della ristorazione con sede nel capoluogo: gli esiti di tale attivita’ hanno portato all’individuazione, rispettivamente, di 2 e 6 lavoratori in nero, impiegati nella produzione o nella distribuzione dei prodotti alimentari. Le persone trovate intente nella loro attivita’ lavorativa, ma sprovviste della necessaria contrattualizzazione, hanno dichiarato di aver cominciato a lavorare proprio il giorno del controllo, circostanza che comunque non esime il datore di lavoro dall’obbligo di registrare correttamente la posizione lavorativa del dipendente.I titolari delle attivita’ sottoposte a controllo sono stati segnalati alla locale direzione territoriale del lavoro con la diffida a regolarizzare i lavoratori per il periodo di lavoro prestato in nero, nonche’ multati con una sanzione amministrativa compresa tra i 1.000 e i 9.000 € per ciascun lavoratore irregolarmente impiegato. Inoltre nei loro confronti e’ prevista l’emissione di un provvedimento di sospensione temporanea dell’attivita’ imprenditoriale a causa dell’impiego irregolare di personale in misura superiore al 20% del totale della forza lavoro. Il contrasto al lavoro “in nero” ed irregolare non punta solo al recupero delle imposte e dei contributi evasi dai datori di lavoro, ma anche a tutelare i lavoratori sia sotto il profilo delle condizioni lavorative – contrastando quindi tutte quelle forme di fruttamento della manodopera – che sotto quello della sicurezza ed assistenza in caso di infortunio.