Fra pochi giorni si conoscerà il nome della “Capitale italiana della Cultura 2020” e fra le città che stanno concorrendo al prestigioso riconoscimento c’è un motivo di orgoglio per Nuoro e per tutto il territorio che porterebbe alla ribalta internazionale la Sardegna. Fra i vari sostenitori non poteva mancare la condivisione di questo progetto da parte della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia attraverso tutti i suoi circoli e i suoi organi.
Fra le attività di sostegno voglio sottolineare la concretezza e prontezza del Coordinamento Giovani FASI e del Coordinamento Donne FASI che si sono resi promotori della campagna social #sardiperNuoro2020.
Un’iniziativa semplice ma allo stesso tempo concreta e contemporanea con l’obbiettivo di ampliare il consenso e far sentire la voce degli emigrati. Mi è piaciuto che i giovani e le donne ci abbiano messo letteralmente la faccia in questa occasione, con volontà e impegno. Rapidi, dinamici, contemporanei, hanno saputo dare quel qualcosa in più a questa azione di sostegno della FASI dimostrando che se si lavora in sinergia e in condivisione dal movimento dell’emigrazione organizzata possono venire fuori azioni al passo con i tempi e utili alla Sardegna.
La loro campagna è semplice e per mostrare il sostegno nei confronti del capoluogo barbaricino, lanciano una campagna sui social con l’hashtag #sardiperNuoro2020 da aggiungere agli ufficiali #Nuoro e #Nuoro2020.
Attraverso una foto o un video con in mano il logo ufficiale di Nuoro 2020 si invitano i sardi emigrati “a esprimere il proprio appoggio incondizionato attraverso i social network. Con #sardiperNuoro2020 vogliamo far capire che Nùoro rappresenterebbe non solo una città ma un’intera regione” dicono.
E io, insieme a loro, ci credo e ci metto la faccia.
Elio Turis, Componente Consulta per l’emigrazione della Regione Autonoma della Sardegna