Lettera Aperta a Luigi Di Maio: Un militante del tuo partito mi scrive ‘ Creppa ignorante’. Confido nelle tue scuse.
On. Di Maio, ti scrivo perché, come capo dei M5S, sei politicamente responsabile di quanto scrivono e dichiarano i militanti del tuo ‘partito’. Quando ho accettato la proposta di +Europa e del Centro Democratico di candidarmi per la Camera dei Deputati nel collegio plurinominale Sardegna 01 sapevo che non si trattava di andare a cogliere margherite nei campi. Ho sempre guardato con simpatia al Movimento nel quale si identificano tanti miei amici e molti miei colleghi. Anche per questo non immaginavo che un mio post su facebook, col quale comunicavo di essermi candidato perché ‘coltivo il sogno degli Stati Uniti d’Europa’, avrebbe scatenato gli insulti a raffica dei militanti cinquestelle. I commenti beceri di esponenti di destra erano messi nel conto, ma ‘IMPICCATI’, ‘FOTTITI’ e un ‘CREPPA IGNORANTE’ da parte di militanti cinquestelle, non me l’ aspettavo proprio. Insegno Lettere da più di 30 anni e ho pubblicato 4 libri. Essere definito ignorante da uno che scrive ‘creppa’ con due ‘p’ mi fa sorridere. Poiché non è il solo cinquestelle a scrivere contumelie sul mio post, viene da ritenere che dietro questi attacchi ci sia una regia a livello nazionale. Lo fa pensare la chat interna del M5S del Veneto, pubblicata da Il Gazzettino.it, con la quale il responsabile Veneto della comunicazione del tuo movimento mette in moto la macchina del fango: ‘Gli avversari, dovranno essere fatti a pezzi. Di ciascuno dovrà essere tirato fuori tutto il peggio che si può tirar fuori. Dovranno essere trovate nefandezze, foto imbarazzanti, insomma, tutto quello che può servire a fare campagna negativa su di loro.‘ Sono parole orribili, che rimandano agli 11 principi enunciati dal ministro alla Propaganda nazista Goebbels. Ti cito il primo: ‘E’ necessario adottare una sola idea, un unico simbolo. E soprattutto, identificare l’avversario in un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali.’
Caro candidato a Presidente del Consiglio, non mi preoccupo per me. Ho le spalle larghe, ho fatto il sindaco per dieci anni e ho ricevuto minacce di morte e pressioni di tutti i tipi, figurati se mi faccio impressionare dai commenti su facebook. Mi dispiace però per i miei amici che pensano di votare per te e per i Cinquestelle. In queste elezioni io ci metto la faccia, sapendo che difficilmente sarò eletto, ma ho il mio lavoro di insegnante. Tu e gran parte dei tuoi candidati vi giocate l’occasione della vita, la scorciatoia per trovare la sistemazione. Immagino tu conosca il Principe di Machiavelli, tutti i politici l’hanno letto, in particolare il capitolo dedicato a Cesare Borgia. Rifletti sulla folgorante carriera del Valentino e sulla sua rovinosa caduta. Sono i corsi e ricorsi della storia.
Un cordiale saluto, Angelo Mascia