23 febbraio – Ieri la fregata Zeffiro della Marina Militare, al termine di una sosta tecnica di quattro giorni, ha lasciato il porto di Beirut, in Libano, e ha ripreso l’attività di pattugliamento nel Mediterraneo Orientale, per svolgere attività di presenza, sorveglianza degli spazi marittimi, tutela degli interessi nazionali, contrasto al terrorismo marittimo nonché di supporto all’operazione NATO Sea Guardian.
La sosta a Beirut, che ha contribuito a confermare i buoni rapporti con le Istituzioni e le Forze Armate del Paese dei cedri, è stata caratterizzata dalla visita a bordo dell’Ambasciatore d’Italia in Libano, Avvocato Massimo Marotti, e dalle reciproche visite tra l’equipaggio di Nave Zeffiro e una rappresentanza di ufficiali e marinai libanesi, che hanno scambiato tra loro informazioni tecniche e operative in vista di future attività dicapacity building.
La fregata Zeffiro, che tra l’altro mantiene il coordinamento operativo marittimo con l’impegno derivante dalla Operazione Mare Sicuro nel Mediterraneo Centrale, è comandata dal capitano di fregata Marcello Epicoco e ha un equipaggio di circa 190 tra uomini e donne, comprensivo di un team di sicurezza della Brigata Marina San Marco e di piloti e specialisti delle componenti aeree della Marina Militare.
Approfondimenti:
Nata dopo il summit NATO di Varsavia del luglio 2016, l’operazione Sea Guardian è una operazione altamente flessibile che è in grado di assolvere un ampio spettro di compiti nell’ambito della sicurezza marittima che includono la sorveglianza degli spazi marittimi di interesse (Maritime Situational Awareness) e il contrasto al terrorismo marittimo, assicurando nel contempo la formazione a favore delle forze di sicurezza dei paesi rivieraschi (Maritime Security Capacity-Building).