Il 21 febbraio scorso, al tribunale di Tempio Pausania, non si è aperto il processo penale per tentata estorsione nei confronti dello Stato del Qatar, da parte dell’imputato Alessandro Marini. E’ stato deciso il rinvio al 18 luglio 2018.
I nuovi legali milanesi del Marini, oltre all’avvocato Giuseppe Nicola Murineddu, hanno depositato una lunga lista di testimoni a tutela del proprio assistito. Al momento della lettura dei testi di parte, nell’aula penale del Tribunale è sceso un inconsueto silenzio. Il pool dei legali dell’imputato, infatti, hanno invitato a presentarsi al processo con obbligo di legge, l’intera famiglia l’emiro del Qatar e qualche loro ministro, oltre ai manager lussemburghesi delle società controllate dalla Qatar Autority che ha gestito un fondo di 335 miliardi di dollari per il solo anno 2017.La controparte che si è costituita parte civile contro Alessandro Marini, coordinata dallo studio dall’avvocato sassarese Agostinangelo Marras di Sassari, non era neppure presente in aula. Era presente, invece, l’avvocato Angelo Merlini che, dal 2015, si proclama l’avvocato che difende la società di capitali che detiene l’ospedale Mater Olbia, di proprietà, di fatto, del Qatar Autority.
In proposito ricordiamo ai lettori che l’avvocato Merlini è persona inquisita al procedimento penale 69/2017 proprio sulle firme contraffate che lo stesso ha depositato nei procedimenti penali e civili per opporsi all’usucapione dei famosi terreni nei quali sorge l’ospedale Mater Olbia.
Nessuno, negli ambienti olbiesi, proprio quelli che si sono accaniti contro Alessandro Marini potevano mai aspettarsi che il professionista di Ploaghe, alla fine, fosse tutelato dalla famiglia reale. ciò sta a significare che il Marini ha concorso e contribuito, evidentemente, a far “scoprire” ai reali del Qatar certe “operazioni” non proprio trasparenti tra le stanze dei bottoni tra Roma e Olbia. Forse è questo uno dei tanti motivi dell’acredine nei confronti del Marini? Sarà il processo a chiarire una parte dei misteri che avvolgono questo caso giudiziario.
Nel frattempo abbiamo contato Alessandro Marini per una breve intervista telefonica, che, come sempre, ha risposto alle nostre domande con assoluta naturalezza nel corso di questi lunghi 3 anni.
” Sig. Marini, cosa pensa dell’apertura del Marter Olbia a giugno”?
Sono molto contento che l’ospedale possa aprire a fine giugno. E’ un peccato, però, che questi proclami giungano sempre prima delle elezioni politiche. Mi domando, comunque, come possa aprire un ospedale se alla Regione Autonoma della Sardegna, assessorato alla Sanità, non è pervenuta alcuna richiesta di accreditamento del Mater, per cui, sinceramente, non so che dirvi.
Sig. Marini, stando alla lista dei testimoni depositata dai suoi legali, gran parte della famiglia dell’emiro del Qatar si presenterà al Tribunale di Tempio Pausania per testimoniare in suo favore. Questo significa che praticamente l’accusa che pende nei suoi confronti è totalmente inventata?
Guardi, i reali del Qatar non devono testimoniare in mio favore, ma semplicemente sono chiamati a sostenere la verità, solo la verità. Questo procedimento penale di tentata estorsione che pende sulla mia persona, è un classico processo basato su fatti e circostanze mai accadute. Io e il mio staff di professionisti sappiamo benissimo come sono andate le cose. In merito abbiamo nomi e cognomi di chi ha forzato la mano per farmi del male, Peccato per loro che il bene trionfa sempre sul male. Ho ragione di credere, a questo punto, di vedere cadaveri che passano sulla riva del fiume.
Sig. Marini, quindi, cosa si aspetta dai testimoni provenienti dal Qatar?
Guardi, sono rammaricato di disturbare persone per bene come quelle della famiglia reale, ma siamo stati costretti a farlo per dimostrare la mia totale estraneità ai fatti in contestazione. In proposito, però, devo essere sincero e precisare che i problemi non li ho generati io, bensì sono stati creati da una controparte politica ben individuata. Peccato per loro che i reali, da diverso tempo, sono a conoscenza della verità sui fatti in mio danno ed entrambi siamo stati vittime di manovre subdole, per cui tra persone perbene ci si capisce al volo.
Cosa ne pensa della scelta del sindaco di Olbia Settimo Nizzi di intitolare una scuola alla madre dell’emiro, Mozah Bint Nasser Al Missned?
Guardi, non entro nel merito delle scelte della nuova amministrazione comunale di centrodestra, ma sinceramente mi verrebbe voglia di consigliare al nuovo sindaco di Olbia di intitolare l’aeroporto “Costa Smeralda” a chi ha fatto conoscere la Gallura e la Sardegna al mondo intero, e cioè Karim Aga Khan IV o, in alternativa, un monumento proprio in onore al principe ismaelita.
In conclusione, cosa pensa degli investimenti del Qatar In Sardegna?
Guardi, secondo il mio punto di vista, la Sardegna è una terra ostile ad attrarre investimenti dal mercato globale. Il passato la dice lunga, poiché, nel corso degli anni, sono letteralmente “fuggiti” tutti i fondi di investimento che potevano investire miliardari di euro e creare migliaia di posti di lavoro.
La nostra splendida isola, infatti, da troppo tempo è governata da persone non all’altezza della situazione sul fronte degli investimenti.
Basterebbe girare il mondo per rendersi conto cosa fanno le altre nazioni per attirare il turismo. Un esempio è Ibiza e la sua Spagna. Forse devo convincermi che la Sardegna, continuando di questo passo, andrà in bancarotta. Di natura sono ottimista, ma devo ammettere che la nostra splendida isola non avrà un futuro roseo, se i futuri politici che nel 2019 andranno a governare la Regione Sardegna, non cambieranno mentalità nell’attrazione dei capitali stranieri. Finora, nel governo regionale, ha “dominato” una arretratezza culturale che ci ha penalizzato moltissimo. O si cambia registro oppure l’isola, suo malgrado, dovrà fare i conti con il fallimento economico e sociale, a vantaggio delle altre nazioni vicine che dal turismo hanno creato ricchezza e benessere per la loro gente.
La politica sarda e soprattutto i sardi non hanno ancora capito il potenziale economico dell’emiro del Qatar, uno degli uomini più ricchi al mondo. Dirige il cda del fondo sovrano del Qatar, che ha un patrimonio di 600 miliardi di dollari, possiede infinità di quote della banca inglese Barclays, di Sainsbury’s e Harrods, di Volkswagen e Walt Disney, dell’aeroporto londinese di Heathrow, di Siemens e Royal Dutch Shell, nonché una partecipazione nel più alto edificio d’Europa, lo Shard London Bridge.
L’emiro, tra l’altro, è pure proprietario della squadra di calcio del Psg, del piano di sviluppo Porta Nuova, dello storico Hotel Gallia a Milano, di molti complessi alberghieri turistici in giro per il mondo. La cosa triste della politica sarda in questi anni, è di non aver fatto alcun passo nella giusta direzione, al fine di creare quelle condizioni affinché i Qatarioti potessero investire miliardi di euro nell’isola, con ricadute occupazionali notevolissime. Questo è un vero peccato. Confido, pertanto, in un cambio di rotta a favore proprio dei sardi perché le Caritas della Sardegna parlano molto chiaro.