A poco più di una settimana dalla grande mobilitazione del mondo agricolo, promossa da Coldiretti Oristano, che ha portato oltre 100 trattori in strada, alcuna risposta è giunta dalla politica regionale.
Chiedevamo un immediato riscontro alle urgenti difficoltà del mondo agricolo – sottolinea il dirigente Coldiretti Oristano – ma, a tutt’oggi, ancora nulla è stato fatto. Avevamo annunciato che la mobilitazione sarebbe continuata fino all’ottenimento di risposte pratiche e tangibili. Il credito verso la politica è finito e ora ridaremo voce alla Piazza !
Tante infatti le problematiche che attendono ancora risposta, a partire dalla Misura 14 sul Benessere degli animali che interessa tutti settori della zootecnia locale e isolana, il PSR ancora al palo, la insufficiente remunerazione di latte ovino e dei prodotti agricoli, il piano di risanamento del consorzio di bonifica, e le altre vertenze che interessano i vari comparti produttivi richiamati dal documento di rivendicazione elaborato nella recente manifestazione .
E’ un mondo produttivo in forte sofferenza quello che si è mobilitato il 7 febbraio, con le aziende agricole di Arborea che hanno messo a disposizione la quasi totalità dei 100 trattori che hanno bloccato l’ ingresso Sud di Oristano, con il supporto di una rappresentanza di allevatori e agricoltori provenienti dal resto della provincia. L’ occupazione si è tenuta presso gli uffici Argea di Santa Giusta, individuati come il simbolo dell’ immobilismo regionale.
In un sistema dove i pagamenti dei contributi relativi al Piano di Sviluppo Rurale, fermi, in alcuni casi da due – tre anni, possono dare ossigeno alle aziende duramente provate da una annata particolarmente difficile tra siccità e bassi prezzi delle produzioni, la celerità e la tempistica risulta fondamentale, tra l’ altro su risorse accantonate e subito a disposizione.
E’ una autentica vergogna – ribadisce il Presidente Coldiretti Giovanni Murru – che le risorse siano a disposizione e non vengano corrisposte alle aziende che rischiano la chiusura a causa di una manifesta, prolungata e certificata incapacità nella programmazione da parte della politica e della macchina amministrativa. La delusione e la rabbia delle aziende ha superato qualsiasi limite e Coldiretti Oristano è nuovamente pronta a dare loro voce.