In vista delle elezioni politiche del 4 marzo, si è conclusa ieri nella sala conferenze San Francesco la presentazione alla città di Alghero della lista di Progetto Autodeterminatzione.
Quello di ieri era l’evento finale per la città di Alghero che ha visto dedicati al
suo territorio, ben tre appuntamenti. Il primo nella borgata di Santa Maria la Palma dedicato ai problemi specifici del territorio rurale, del settore agricolo e del suo sviluppo; il secondo dedicato ai sostenitori di questa novità del panorama politico sardo nel centro di Alghero ed il terzo dedicato alla presentazione di tutti i candidati che si è svolto ieri, 27 febbraio, nella sala conferenze di San Francesco, di fronte ad una sala gremita che ha accolto alcuni candidati alla Camera e al Senato, con il capolista del collegio unico, Anthony Muroni.
Ad Alghero, cosi come a Sassari pochi giorni fa, gli elettori hanno risposto alla chiamata di questo nuovo soggetto politico che vuole rappresentare la discontinuità rispetto al passato, che si traduce in volontà di essere i veri interlocutori della nuova politica in Sardegna, i pianificatori di azioni incisive per un nuovo governo del territorio sardo, che abbia come principale obbiettivo i sardi e coloro che decidono di vivere in Sardegna.
Il cuore del Progetto Autodeterminatzione è il lavoro, inteso come motore economico di rinascita dell’isola e non come forma di assistenzialismo, che ledono la dignità individuale e collettiva.
Ecco perché con il voto ad Autodeterminatzione il 4 marzo abbiamo la possibilità
di creare il caso “Sardegna”, in cui convergono tutte le rivendicazioni di una
intera regione, stremata da anni di politica inetta e fallimentare, che decide di
convogliare tutto il proprio consenso in un modello di dignità, attraverso un voto
etico.