La rinascita di Cinecittà: in arrivo il Museo del cinema e produzioni internazionali
ROMA – Il ritorno delle grandi produzioni internazionali, l’arrivo di realtà come Netflix e Paramount, la nascita entro l’anno del Miac, il Museo nazionale dell’audiovisivo e del cinema, e i tanti appuntamenti in vista dei cento anni dalla nascita di Federico Fellini.
E poi le mostre, come quella attesa per marzo dedicata a Monica Vitti, due nuovi grandi teatri di posa, la ricostruzione del teatro 7 distrutto durante la seconda guerra mondiale e un restyling degli studi con un investimento di 7 milioni di euro.
È la nuova vita della mitica Cinecittà, la fabbrica del cinema di via Tuscolana 1055 tornata pubblica lo scorso 3 luglio e oggi pronta a delineare “un futuro che la vedrà tornare ai fasti degli anni d’oro”. Parola del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che oggi ha visitato gli studi accolto dal presidente di Cinecittà Luce, Roberto Cicutto.
“Si tratta di un grande progetto all’interno dell’investimento che l’Italia sta facendo sul cinema, sia sulla valorizzazione del cinema italiano che sull’attrazione di grandi produzioni internazionali”, ha detto il ministro che, passeggiando tra i set storici, ha rivelato di aver fatto la comparsa da giovane “per 10mila lire” nelle pellicole ‘Amore amaro’ e ‘La ragazza fuoristrada’.
“A Cinecittà sono tornati i produttori stranieri– ha aggiunto- e questo significa far crescere l’economia, far girare l’immagine dell’Italia nel mondo e anche promuovere il turismo con il racconto dell’Italia migliore”. L’acquisizione degli studios da parte di Cinecittà Luce ha salvaguardato le professionalità presenti e oggi Cinecittà conta circa 250 lavoratori, con un piano di investimenti per il periodo 2018-2020 di oltre 37 milioni di euro, oltre un ricavo budget 2018 di 46 milioni di euro, di cui il 60% autofinanziato da attività commerciali come gli affitti dei teatri di posa, eventi e servizi alle produzioni.
Fellini 100
Simbolo della rinascita degli studios sarà Fellini 100, il progetto dedicato al centenario della nascita del grande maestro che ricorre nel 2020 e che vedrà Istituto Luce, Centro sperimentale di cinematografia e Cineteca di Bologna lavorare insieme al restauro e alla ristampa dell’opera omnia di Fellini.
La retrospettiva dei film restaurati nel 2020 viaggerà per tutto il Paese e sarà proposta al mondo, con una programmazione già prevista a Los Angeles nell’anno dell’inaugurazione del Nuovo Museo dell’Academy (il Museo degli Oscar) realizzato da Renzo Piano.
Cicutto: “In arrivo Netflix, Paramount e speriamo Sorrentino”
Tre le linee di sviluppo di Cinecittà, che per rinasce punta al miglioramento e all’allargamento delle strutture produttive, allo sviluppo della sua vocazione culturale e all’innovazione dei nuovi linguaggi dell’audiovisivo.
“Le storie vogliono venire a Cinecittà, a Roma, e trovare qui un punto di riferimento e uno sviluppo quantitativo e qualitativo della produzione di fiction”, ha esordito Cicutto, che ha annunciato l’arrivo di Netflix e Paramount, “e speriamo anche di Paolo Sorrentino e del suo The new Pope”.
Il piano prevede un investimento di 7 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle strutture esistenti, mentre il prossimo triennio vedrà la costruzione di 2 nuovi grandi teatri di posa, maggiori per dimensione del mitico Teatro 5, la ‘seconda casa’ di Federico Fellini. Si ricostruirà anche il Teatro 7 che ospiterà tra l’altro una sofisticata piscina dedicata alle riprese subacquee. Intanto, gli studios ospitano la produzione del Nome della rosa, una serie tv tratta dal capolavoro di Umberto Eco per la regia di Giacomo Battiato e la fotografia di John Conroy. A vestire i panni del protagonista sarà John Turturro, che reciterà a fianco del suo antagonista, interpretato da Rupert Everett.
Il Miac aprirà ‘entro l’anno’
Sarà il Miac, il museo nazionale dell’audiovisivo e del cinema che aprirà “entro l’anno”, a trainare la vocazione culturale di Cinecittà. Il Museo, che conterà 4mila metri quadrati, prevede attività di formazione rivolte ai giovani, declinate in formato Erasmus con scambi e residenze internazionali, ma anche un laboratorio di conservazione e restauro specializzato nel restauro analogico della pellicola.
Anche ‘Cinecittà si Mostra’ avrà il suo restyling e nel 2018 l’esposizione permanente vedrà un grande riallestimento curato da due firme della scenografia mondiale: i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.
E non solo cinema..arriva la Casa dell’industria del Videogame
Non solo cinema e tv, gli studios sulla Tuscolana diventeranno un ‘Game hub’, un incubatore di ricerca e sviluppo delle relazioni tra videogame e audiovisivo. Nascerà una vera e propria Casa dell’industria del Videogame di mille metri quadrati, con una scuola di formazione, uno sportello di consultazione e orientamento per le imprese del settore e uno spazio di co-working.
Il primo teatro di posa 4.0 di Cinecittà
L’hub verrà concesso a un gestore privato che “lo coordinerà confrontandosi costantemente con Luce Cinecittà, attraverso un’innovativa procedura di appalto”. In più, verrà creato il primo teatro di posa 4.0 di Cinecittà che sarà esclusivamente dedicato al sistema del Motion Capture, alle produzioni in Realtà Virtuale, ai videogame, mentre Istituto Luce coprodurrà il Primo Festival dell’Industria Videoludica ‘Romevideogamelab’, che si terrà dal 4 al 6 maggio 2018.
Nicoletta Di Placido
Fonte: «Agenzia DIRE» – «www.dire.it»