Boccia d’esportazione nella palestra Coni B di via Pessagno
Se in tanti angoli italiani, noti e meno noti, la Boccia Paralimpica non ha ancora una sua fisionomia, a Cagliari la società Sardegna Sport (Sa. Spo.) è già da quattro anni che si cimenta in una disciplina che lo scorso 22 novembre 2017 ha cambiato nume tutelare passando dalla FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) alla FIB (Federazione Italiana Bocce).
Per il tecnico responsabile Maria Antonietta Tuveri sono stati periodi molto intensi dove non si è risparmiata per propagandare le peculiarità di uno sport riservato alle persone cerebrolese e affette da malattie neurologiche degenerative.
E i primi frutti di questo lavoro certosino risalgono allo scorso week end quando il tecnico della Nazionale Italiana Liliana Pucci (argentina ma residente in Catalogna), che segue sin dai primi passi l’attività della Boccia nella nostra nazione, ha convocato l’atleta monserratino Cristian Martis (categoria BC1 riservata a giocatori che hanno bisogno di lanciare con l’ausilio di un assistente), ad uno stage di due giorni che si è tenuto a Padova.
Per il quarantenne laureato in ingegneria è stata un’esperienza molto positiva che lo ha messo in contatto con i sei giocatori italiani più forti attualmente in circolazione: Ciro Montanino, Mauro Perrone (Superabily Milano), Claudia Targa, Elia Vettore (Orange Bowl Padova), Diego Gilli (Sportento Torino).
Il team Italia è all’inizio di un percorso di crescita che mira a formare delle squadre competitive in proiezione Tokio 2020.
“Sono molto felice che a livello nazionale ci stiano notando – rileva Maria Antonietta Tuveri – per valutare crescita e potenzialità dei nostri atleti in vista di future esperienze internazionali”.
La due giorni veneta è servita a Pucci e ai due tecnici federali di supporto (tra cui la stessa Tuveri e Loreno Targa) per l’individuazione di due atleti che voleranno a Montreal per gli individuali del Boccia World Open previsto dal 24 al 29 aprile 2018. Nella BC1 la scelta è caduta su Melone: “Un atleta che sicuramente ha un bagaglio d’esperienza di gran lunga superiore rispetto a Cristian – rimarca l’allenatrice della Sa.Spo. – ma il nostro tesserato ha incominciato ad allenarsi lo scorso mese di giugno e se è stato preso in considerazione dai selezionatori potrebbe avere un grande avvenire davanti; le potenzialità per progredire ci sono”.
Nella BC2 (gestione in solitaria della gara) lo staff ha deciso di convocare Montanino.
Cristian e i suoi compagni: con la sa.spo. Verso traguardi importanti
Inizialmente il paralimpico isolano non ebbe una particolare predilezione per la Boccia, ma un totale coinvolgimento si registrò durante la giornata dimostrativa organizzata in località Terramaini (Cagliari). “Di Cristian colpisce sicuramente la sua tecnica di lancio stile catapulta, mai riscontrata in nessun altro paralimpico nel mondo – continua Tuveri – e scatena la curiosità di tutti perché si serve praticamente di due dita per disegnare la traiettoria della sfera”.
Nella grande famiglia Sa.Spo l’entusiasmo dei paralimpici bocciofili è alle stelle perché oltre ai due giorni di allenamenti (martedì e giovedì) presso la palestra CONI B di via Pessagno, c’è la possibilità di fraternizzare e trascorrere momenti gioiosi in relax in un ambiente molto amichevole. Oltre a Cristian si stanno allenando indefessamente Sara Cara (BC2), Paolo Puddu, Francesco Frau (BC3, categoria dove è indispensabile una rampa su cui far scivolare la boccia e un puntatore che può essere inserito su un caschetto o su un braccio); Daniele Massidda (BC5, si gioca autonomamente).
Francesco ha già un titolo italiano BC3 di cui andare fiero e una convocazione in nazionale in occasione della competizione internazionale svoltasi a Povoa (Portogallo). Anche Puddu è già stato visionato dallo staff della rappresentativa italiana.
“Siamo riusciti a coinvolgere tanta gente per far crescere la disciplina – conclude Maria Antonietta Tuveri – ed ora aspettiamo con trepidazione le date dei Campionati Italiani individuali che ci potranno dare delle conferme sul nostro stato di salute”.