Sparatoria di Macerata, Salvini: “Colpa di chi ha trasformato l’Italia in un enorme campo profughi”
BOLOGNA – “Chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle”.
Lo afferma Matteo Salvini sui fatti di Macerata, dove ieri mattina Luca Traini (candidato nelle fila della Lega Nord alle elezioni comunali del 2017) ha sparato contro alcuni stranieri per strada e poi è salito al monumento ai caduti dove è stato arrestato mentre faceva il saluto romano.
Ma “è chiaro ed evidente- aggiunge- che una immigrazione senza controllo, una invasione come quella organizzata voluta e finanziata in questi anni porta ad uno scontro sociale”.
Comunque, aggiunge il leader della Lega, “non vedo l’ora di andare al governo per riportare sicurezza in tutta Italia”.
“COLPA DI CHI HA TRASFORMATO L’ITALIA IN ENORME CAMPO PROFUGHI”
“Purtroppo violenza chiama violenza“. Salvini condanna gli spari di Macerata, ad opera di un uomo con un passato leghista, ma aggiunge: “Quelli che hanno riempito l’Italia trasformandola in un enorme campo profughi hanno la responsabilità morale di qualunque episodio di violenza accada in Italia”.
Il leader della Lega torna sulla sparatoria nella città marchigiana, condannando “qualsiasi episodio di violenza, da qualunque parte venga”.
“Chiunque spari, chiunque ammazzi ha nella galera la sua unica residenza, però l’immigrazione fuori controllo porta allo scontro sociale”, torna a sottolineare Salvini, che ieri era nel bolognese per incontrare i candidati del Carroccio.
“A me spiace dire l’avevamo detto, ma al di là degli omicidi, quanti stupri, scippi, furti, rapine e violenze e aggressioni quotidiane sono fatte ad opera di immigrati clandestini che non dovrebbero essere in Italia? La reazione deve essere democratica, pacifica, deve essere di governo e non di violenza”.
Però la colpa di questo stato di cose per Salvini è di una certa politica sull’immigrazione. “Chi ha permesso una immigrazione clandestina e fuori controllo che porta violenza in tutte le città d’Italia purtroppo ha commesso qualcosa di incredibile. La condanna e la certezza della pena sono la base di ogni società civile. Ma ora secondo il numero uno del Carroccio, “bisogna bloccare ulteriori arrivi, altrimenti corriamo qualche rischio”.
Quanto a Saviano (che ha accusato Salvini di essere il “mandante morale” di quanto accaduto oggi), “è un chiacchierone che non merita risposta- risponde poi a chi lo interpella sulle parole dello scrittore-. Io non vedo l’ora di andare al governo per portare sicurezza, serenità e tranquillità in Italia. E chi ha fatto sbarcare centinaia di migliaia di finti profughi troppo spesso veri delinquenti ha sulla coscienza tanti, troppi delitti”.
Mirko Billi
Fonte: «Agenzia DIRE» – «www.dire.it»