L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite realizzate attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete nelle grandi città italiane nel primo semestre del 2017 per comprendere meglio quali siano stati gli spostamenti sul territorio da parte degli acquirenti. Per ogni grande città infatti si è calcolata la percentuale di acquirenti già residenti in città, la percentuale di persone che hanno comprato in città arrivando dall’hinterland e la percentuale di acquirenti in arrivo da altre province italiane.
L’analisi ha messo in evidenza che Firenze, Verona e Milano sono le città italiane con le percentuali più alte di acquisti da parte di persone in arrivo da altre province. In particolare a Firenze si registra il 75,4% di compravendite da parte di residenti, il 12,3% di acquisti da parte di persone in arrivo dalle diverse province italiane e il 12,3% di persone in arrivo dall’hinterland. A Verona si segnala che il 73,7% degli acquisti è stato concluso da residenti, l’11,8% da parte di persone residenti in altre province ed il 14,5% delle compravendite ha riguardato acquirenti in arrivo dall’hinterland della città. Anche Milano evidenzia alte percentuali di compratori in arrivo da fuori città: l’82,7% delle compravendite riguarda persone già residenti nel capoluogo, il 10,2% degli acquisti è stato concluso da acquirenti in arrivo da altre province e il 7,1% da persone in arrivo dall’hinterland. Seguono Bari, Bologna e Roma che segnalano percentuali molto simili tra loro per quanto riguarda le compravendite da parte di acquirenti in arrivo da altre province, e cioè rispettivamente 9,6%, 9,3% e 8,6%.
Palermo, Genova, Napoli e Torino sono invece le città che segnalano la percentuale più bassa di acquisti da parte di persone in arrivo da altre province e cioè rispettivamente il 3,5%, il 4,7%, il 5,6% ed il 6,4% sul totale delle compravendite.
Rispetto allo scorso semestre, la seconda parte del 2016, le città con le percentuali più alte di acquirenti in arrivo da altre province si confermano Firenze, Milano e Verona. Anche i fanalini di coda sono rimasti sostanzialmente invariati con Napoli, Palermo e Genova che, nel semestre scorso, avevano segnalato le percentuali più basse.