E il presidente Simone Carrucciu, come accade da vent’anni, sarà pronto a scrivere nuove pagine di impressioni che settimana dopo settimana riverberano dalle aree transennate.
“Nel nostro piccolo borgo arriveranno due società a noi care – dice Carrucciu – alle quali non faremo mancare il nostro senso di ospitalità; ma in campo desidererei che i nostri tesserati non dimenticassero nemmeno per un istante quanto sia di grande valore la posta in palio, sia per le nostre ragazze, in chiave play off, sia per gli uomini che possono ancora rimettersi in carreggiata nonostante l’ultimo posto”.
Considerata l’importanza delle gare, la Fitet manderà una telecamera nel Guilcer per seguire le fasi degli incontri che poi saranno trasmesse sull’emittente televisiva Sport Italia. Un motivo in più per impegnarsi e non sfigurare sui milioni e milioni di teleschermi dislocati su tutto il territorio nazionale.
STUPIAMOCI INSIEME OSANDO DI PIÙ
All’andata terminò tre a tre con doppietta di Aleksandra Privalova e punto singolo di Diana Styhar che poi dovette arrendersi alla romena Encea. Parità di punti anche in classifica, ma se il campionato dovesse terminare adesso, ai play off ci andrebbe la compagine norbellese.
La titolata atleta bielorussa ha le carte in regola per ripetersi anche davanti al proprio pubblico, con il conforto che la meno quotata Diana Styhar sta ottenendo risultati identici a quelli della sua compagna. E poi si confida sempre in un exploit della solare Anna Fornasari che meriterebbe maggior fortuna.
Il pubblico rivedrà molto volentieri la ex Alessia Turrini (44,4% e n. 19 d’Italia) dal gioco difensivo molto raffinato e aggraziato. Temibili anche la veterana Cristina Semenza e la laziale Claudia Carassia (entrambe al 40% e rispettivamente n. 14 e 24 d’Italia). Da prendere sempre con le pinze anche Mihaela Encea (36,40%) che ha alle spalle notevole esperienza e conosce bene la realtà italiana.
Questa volta sono in quattro e molto motivati. Dopo il facile successo in Coppa Europea a Vienna, l’ucraino Iurii Teteira è sceso in Italia con i suoi altri compagni di Intercup Maxim Kuznetsov e Romualdo Manna. Si allenano con assiduità e profitto con la complicità anche del nigeriano Seun Ajetunmobi, l’uomo rebus della squadra che se ne avesse particolare voglia potrebbe diventare un gradevolissimo numero 1. |
L’esordio di campionato con il Top Messina fu autentico disastro con una partita buttata al vento senza un briciolo di consapevolezza sul fatto che già in quell’occasione si giocava per la salvezza. Una sconfitta si accetta sempre, di meno quando si colleziona un cappotto rimanendo costantemente inermi.
La freschezza atletica dell’equipe avversaria fece la differenza. Antonino Amato e Maurizio Massarelli, n. 7 e 8 delle classifiche viaggiano al 50%. Inferiori i rendimenti di Damiano Seretti (n. 13, 27,3%) e Alessandro Di Marino (n. 13 e 27,3%). Ma insieme fruttano cinque punti, ben tre in più del cenerentolo dai colori giallo blu.
DALL’ISOLA CONTRO L’ISOLA
In un girone così equilibrato vincere può essere un grande lusso. Le due contendenti fanno parte del plotoncino di 6 squadre appollaiate alle spalle della capolista Il Cancello Alghero, appena due punti sopra tutte. Orfani di Felice Leppori, ormai diventato un ingegnere nordista, il club guilcerino deve redistribuirsi con attenzione le forze rimanenti che scaturiscono dall’incontestabile bagaglio tecnico del nigeriano Gbenga Kayode a cui si aggiungono i due temibili e sardissimi Federico Concas e Cesare Mozzi.
È IL CASO DI DIRE FULMINI E SAETTE
La salvezza non è più un miraggio ma per conquistarla occorre sfruttare al massimo le potenzialità dell’organico che è composto da quattro validi elementi come Nazzaro e Luigi Pusceddu, Gabriele Aresu, Antonello Ledda. Di fronte si troveranno una compagine che tra l’altro schiera il terzo alfiere della famiglia Pusceddu, Davide. Il team quartese ha ancora qualche chances per riacciuffare i vertici del campionato e darà senz’altro il massimo.