Valorizzare gli scarti e la produzione delle Materie Prime Secondarie (MPS) attraverso un marketplace dedicato a tutti gli operatori dell’economia circolare.
Questo l’obiettivo di Wastly, la piattaforma nata in Sardegna e premiata nei giorni scorsi al Civic Hackathon ospitato all’interno della settima edizione del Premio “Bologna Città Civile e Bella”.
“In Italia abbiamo da una parte le aziende che lavorano con il mondo dei rifiuti e che intendono ridurne l’entità per lo smaltimento, aumentarne il recupero e agevolare la produzione di MPS; dall’altra abbiamo le aziende manifatturiere artigianali e industriali che, investite da questa rivoluzione, mirano a ridurre gli scarti interni e ad accogliere l’ingresso di materie prime e MPS nella linea produttiva – ha commentato Paola Obino, fondatrice di Wastly – Sono due mondi complementari che solitamente non riescono a dialogare e Wastly nasce proprio per venire incontro a questa esigenza”.
Il premio, promosso dal Centro Antartide di Bologna con il supporto di Hera, la media partnership de “Il Resto del Carlino” e la collaborazione di Tim Working Capital, ha visto la partecipazione di 54 progetti di innovazione sociale suddivisi in 3 categorie – “Bologna Città Civile e Bella”, “A scuola di comunità” e “Civic Hackathon” – e, oltre al secondo premio nell’ultima categoria, ha assegnato a Wastly anche un riconoscimento in denaro.
“Siamo molto felici di questo premio perché oltre a riconoscere l’impegno che abbiamo profuso in questo progetto in questi ultimi due anni, contribuisce a dare evidenza di un mercato, quello dell’economia circolare, al centro delle direttive e delle azioni europee in ottica di crescita economica e tutela dell’ambiente”, ha aggiunto Paola Obino.
Fondata a Cagliari nel 2015 come startup innovativa grazie a investitori privati e supportata l’anno successivo da Sardegna Ricerche con il voucher startup da 50mila euro, Wastly si rivolge infatti sia alle aziende produttrici che ai raccoglitori, ai trasportatori e agli intermediari, agli impianti di recupero e smaltimento, agli impianti di riciclo, alle municipalità e ai cittadini. Consente non solo di trovare al suo interno i contatti di tutti i soggetti coinvolti ma anche di verificare le autorizzazioni degli impianti di recupero e di smaltimento e l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Sono circa 500mila le aziende che ruotano attorno al mercato dei rifiuti e della manifattura che non riescono a oggi fare alcun tipo di comunicazione tracciabile, un limite che comporta un notevole dispendio di tempo e di denaro. Wastly si propone dunque di diventare il primo network europeo certificato per la commercializzazione delle MPS grazie alla comunicazione e alla tracciabilità digitale di tutti gli operatori coinvolti.
“Con l’utilizzo della nostra piattaforma è possibile arrivare fino a 7.5 miliardi di euro di risparmio in acquisto di materie prime grazie a una maggiore conoscenza degli attori presenti sul territorio, sia nazionale che locale – ha concluso Paola Obino –Grazie al nostro motore di ricerca, all’integrazione con i database nazionali e con l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, è possibile infatti trovare e contattare direttamente gli operatori più vicini e risparmiare tempo nella verifica delle certificazioni, dal momento che ogni azienda viene verificata dal nostro team, scongiurando così sorprese al termine di trattative commerciali. Tutte azioni che convergono verso gli obiettivi dettati dalla strategia Europa 2020”.