Oltre la Scena: incontro con gli artisti venerdì 23 marzo – ore 17.30 al Cinema Odissea di Cagliari con Angela Finocchiaro e Laura Curino e la compagnia – a cura di Gianfranco Capitta (Il Manifesto) – ingresso libero fino ad esaurimento posti
Teatro Comunale di Sassari – lunedì 26 marzo – ore 21Successo nell’Isola per “Calendar Girls” – la commedia di Tim Roth (versione teatrale dell’omonimo film cult) interpretata da Angela Finocchiaro e Laura Curino, accanto ad Ariella Reggio e con la partecipazione di Titino Carrara, per la regia di Cristina Pezzoli e ispirata alla storia vera di un gruppo di donne inglesi over 50 che per raccogliere fondi a sostegno della ricerca scientifica decidono di posare come modelle per un calendario. L’iniziativa ottiene un esito insperato grazie alle fotografie che le ritraggono senza veli, in tutto lo splendore della loro matura bellezza, infrangendo così un tabù e contemporaneamente portandole alla ribalta in Gran Bretagna e perfino in America – invitate come ospiti di un talk-show.
La scoppiettante pièce in cartellone (da mercoledì 21 marzo) fino a domenica 25 marzo (ultima recita STASERA – domenica 25 marzo alle 19 – per il turno E) al Teatro Massimo di Cagliari – sarà in scena DOMANI (lunedì 26 marzo) alle 21 al Teatro Comunale di Sassari sotto le insegne della Stagione di Prosa 2017-18 del CeDAC – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
La vicenda – trasportata sul grande schermo da Nigel Cole con attrici come Helen Mirren e Julie Walters – rivive sulla scena nell’intrigante allestimento di Agidi e ENFI Teatro che racconta con ironia e leggerezza l’impresa delle intraprendenti socie del Women’s Institute la cui improvvisa notorietà, non senza “effetti collaterali” sulle loro esistenze, scaturisce da un gesto semplice e insieme “rivoluzionario” come mettersi a nudo, di fronte allo stereotipo di un’avvenenza e un fascino femminile indissolubilmente legati alla giovinezza.
Completano il cast Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Stefano Annoni e Noemi Parroni, le scenografie sono di Rinaldo Rinaldi, i costumi di Nanà Cecchi e le musiche originali di Riccardo Tesi.
Oltre la Scena: Angela Finocchiaro e Laura Curino insieme con la compagnia hanno incontrato il pubblico venerdì 23 marzo alle 17.30 al Cinema Odissea di Cagliari – nell’appuntamento a cura del giornalista e critico de Il Manifesto Gianfranco Capitta – ingresso libero
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L’ironia e la verve di due artiste del calibro di Angela Finocchiaro e Laura Curino per “Calendar Girls”, la commedia di Tim Firth in cartellone (da mercoledì 21 marzo) fino a domenica 25 marzo al Teatro Massimo di Cagliari (ultima replica STASERA – domenica 25 marzo alle 19 – per il turno E) sarà in scena DOMANI (lunedì 26 marzo) alle 21 al Teatro Comunale di Sassari sotto le insegne della Stagione di Prosa 2017-18 del CeDAC – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
La pièce teatrale ispirata ad una storia vera – come l’omonimo film “cult” di Nigel Cole con Elen Mirren e Julie Walters, e la sceneggiatura di Juliette Towhide e dello stesso Tim Firth – racconta l’inatteso successo di un’iniziativa di beneficenza da parte di un gruppo di donne, socie del Women’s Institute (la più grande organizzazione di volontariato femminile nel Regno Unito) che hanno deciso di mettersi in gioco realizzando un calendario, ma soprattutto lasciandosi ritrarre senza veli.
Sotto riflettori – oltre Angela Finocchiaro e Laura Curino nei ruoli delle protagoniste, due amiche, Chris e Annie – un affiatato cast in cui spicca il nome di Ariella Reggio accanto a Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Stefano Annoni e Noemi Parroni con la partecipazione di Titino Carrara, per la regia di Cristina Pezzoli che mette in risalto le singole voci e i temperamenti in una narrazione corale, impreziosita dalle scene di Rinaldo Rinaldi e dai costumi di Nanà Cecchi, con le musiche originali di Riccardo Tesi.
“Oltre la Scena” venerdì 23 marzo alle 17.30 al Cinema Odissea a Cagliari per il consueto appuntamento con gli artisti: Angela Finocchiaro e Laura Curino e attrici e attori della compagnia (si) sono raccontate in una conversazione aperta al pubblico e coordinata dal giornalista e critico de Il Manifesto Gianfranco Capitta – ingresso libero fino ad esaurimento posti
“Calendar Girls” ricostruisce con humour inglese, declinato con sensibilità italiana attraverso la traduzione e l’adattamento di Stefania Bertola, l’impresa di un agguerrito manipolo di parrocchiane dedite ad attività di solidarietà in seno alla comunità, le quali per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro non esitano a spogliarsi davanti all’obiettivo, mostrando in tutto il suo splendore la loro matura bellezza. Un’azione rivoluzionaria – nell’Inghilterra degli Anni Novanta come nell’Italia di oggi – perché rivendica il diritto delle donne a mostrarsi al di là dei canoni di un’estetica fondata sulla giovinezza e le perfezione dei volti e dei corpi di modelle spesso adolescenti, privilegiando il fascino e la sensualità, la grazia e l’avvenenza muliebre alle soglie della terza età – e oltre.
La vicenda reale – con vasta risonanza sui media dapprima per le peculiarità dell’iniziativa e poi per il travolgente e imprevisto successo, sia in Gran Bretagna che in America, dove le caritatevoli dame sono state perfino invitate come ospiti a un importante e seguito talk-show – rivive sui palcoscenici nella fortunata edizione italiana della commedia, prodotta da Agidi e ENFI Teatro, tra situazioni divertenti e paradossali e interessanti spunti di riflessione.
Se il titolo fa riferimento alle classiche “ragazze da calendario” che lanciano i loro messaggi di seduzione sorridendo o ammiccando provocanti in pose più o meno libertine dalle pagine dei vari almanacchi – tra foto d’arte, veri e propri pezzi da collezione, e più popolari variazioni sul tema, le intraprendenti protagoniste dimostrano di non aver nulla da invidiare alle favolose modelle, anzi forse qualcosa da insegnare sul piano della trasgressione e della consapevolezza di sé.
Le stupende signore dai cinquant’anni in su si mettono a nudo – per un’ottima causa – non senza un pizzico di (auto)ironia conquistando l’attenzione del pubblico – e dei numerosi acquirenti del loro calendario – in virtù di un gesto semplice, quasi quotidiano, ma coraggioso perché controcorrente, dichiaratamente contro i pregiudizi e gli stereotipi della civiltà dell’apparenza.
“Calendar Girls” è una commedia godibilissima, costruita sapientemente intorno alle diversità di carattere delle donne coinvolte, sulla spinta dell’entusiasmo e del carisma di Chris, artefice dell’iniziativa e decisa a fare in modo che la cifra destinata a sostenere la ricerca sulle malattie oncologiche (dopo la dolorosa scomparsa del marito della sua amica Annie a causa di una devastante leucemia) sia congrua e non solo simbolica, in un’avventura che supera tutte le attese e trova eco perfino oltre oceano. Una sinfonia ammaliante, per un trionfo della femminilità e della libertà di essere – e apparire – come si è realmente, donne e uomini, giovani e meno giovani e rivendicare ad ogni età il diritto a gustare appieno in ogni istante, fino in fondo, la vita e l’amore.
CeDAC
Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna
Stagione di Prosa 2017-18
Agidi / ENFI Teatro
Calendar Girls
di Tim Firth
con Angela Finocchiaro e Laura Curino
regia Cristina Pezzoli
Teatro Massimo di Cagliari – 21 > 25 marzo 2018
mercoledì 21 marzo – ore 20.30 – turno A
giovedì 22 marzo – ore 16.30 – turno P
giovedì 22 marzo – ore 20.30 – turno B
venerdì 23 marzo – ore 20.30 – turno C
sabato 24 marzo – ore 20.30 – turno D
domenica 25 marzo – ore 19 – turno E
CONTATTI per l’Ufficio Stampa del CeDAC/ Sardegna:
Anna Brotzu – cell. 328.6923069 – e-mail: [email protected]
INFO & PREZZI
Cagliari – Teatro Massimo
biglietti
primo settore: 35€ intero – 27€ ridotto
secondo settore: 30€ intero – 22€ ridotto
loggione: 15€
biglietti pomeridiane
16€ intero – 12€ ridotto
info: 345.4894565 – [email protected]
Sassari – Teatro Comunale
biglietti
primi posti € 20 intero – € 17 ridotto;
secondi posti € 17 intero – € 15 ridotto
info: [email protected] – tel. 339 1560328
Agidi / ENFI Teatro
Calendar Girls
di Tim Firth
basato sul film della Miramax scritto da Juliette Towhide e Tim Firth
traduzione e adattamento Stefania Bertola
con Angela Finocchiaro e Laura Curino
e con Ariella Reggio
e Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro,
Elsa Bossi, Stefano Annoni, Noemi Parroni
e con Titino Carrara
scene Rinaldo Rinaldi
costumi Nanà Cecchi
musiche originali Riccardo Tesi
regia Cristina Pezzoli
“Calendar Girls” è un testo teatrale scritto da Tim Firth, tratto dall’omonimo film con la regia di Nigel Cole (lo stesso di L’erba di Grace e We want sex), di cui lo stesso Firth è autore e sceneggiatore. Il film, di cui erano protagoniste – fra le altre – Helen Mirren, Julie Walters, Linda Bassett, è uscito in Italia nel 2004 ottenendo un discreto successo al botteghino, ma diventando un film di culto, molto amato dal pubblico femminile.
Nell’adattamento teatrale viene mantenuta l’impostazione corale, con un ruolo da protagonista definito, quello di Chris, interpretata da Hellen Mirren nella versione cinematografica e da Angela Finocchiaro in questa teatrale.
La storia, ispirata ad un fatto realmente accaduto, è quella di un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni, membre del Women’s Institute (nata nel 1915, oggi è la più grande organizzazione di volontariato delle donne nel Regno Unito), che si impegna in una raccolta fondi destinati a un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una di loro (Annie, nel film interpretata da Julie Walters). Chris, stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, ha l’idea di fare un calendario diverso da tutti gli altri, in cui convince le amiche del gruppo a posare nude. Con l’aiuto di un fotografo amatoriale realizzano così un calendario che le vede ritratte in normali attività domestiche, come preparare dolci e composizioni floreali, ma con un particolare non convenzionale: posano senza vestiti. L’iniziativa riscuote un successo tale da portarle alla ribalta non solo in Inghilterra ma anche in America, dove vengono ospitate in un famoso talk show. L’improvvisa e inaspettata fama, tuttavia, metterà a dura prova le protagoniste.
Lo spettacolo teatrale, al pari del film, ha avuto un enorme successo in Inghilterra, dove è programmato in diverse versioni dal 2008 ed è tuttora in scena.
LE STAGIONI DELLA VITA – Note di regia
Calendar Girls è una commedia di culto basata su un fatto realmente accaduto alla fine degli anni ‘90 in Inghilterra: un gruppo di donne di mezza età di un’associazione femminile legata alla chiesa, realizza un calendario di nudi artistici per una raccolta di beneficenza. L’iniziativa fece scalpore: le modelle che posano nude per il calendario sono le attempate signore dell’associazione, la location dello shooting fotografico è la sala parrocchiale accanto alla chiesa, sede dell’associazione.
Il calendario raccoglie oltre un milione di sterline ed una straordinaria notorietà, così come la commedia scritta da Tim Firth partendo dai fatti accaduti, che è diventata successivamente un celebre film ed è stata rappresentata nei teatri di tutta Europa, sempre con straordinario successo.
Questo è il primo allestimento di Calendar Girls in Italia.
La traduzione e l’adattamento del testo originale sono stati affidati a Stefania Bertola, autrice che grazie alla sua ironia ed acutezza ha portato a termine brillantemente un lavoro non semplice: superare le difficoltà che pone il passaggio dalla drammaturgia inglese alla sua versione italiana. Questione di tempi e codici comici che non sempre coincidono. Lavoro ancor più indispensabile considerata l’eccellenza del cast che darà vita allo spettacolo, a partire da un’inedita Angela Finocchiaro impegnata a dar corpo e voce ad una provocatoria femmina alfa di provincia, seppellita in un modesto negozio di fiorista, ma con smanie di protagonismo e slanci di generosità.
Dopo la morte a causa di una devastante leucemia del marito di Annie (Laura Curino), sua amica da una vita, sarà lei ad ideare il calendario e a trascinare le amiche nel realizzarlo per raccogliere fondi a favore della ricerca oncologica.
Le prime scelte su cui ho basato la regia sono state la lingua e il cast, ingredienti indispensabili per mettere in scena questa commedia, che fa molto ridere ma la cui comicità evolve da un fatto drammatico: la morte di John per una malattia terribile quale la leucemia. Credo che sia indispensabile agganciare la forza comica del testo anche a questo: è una risata in faccia alla morte, è la vitalità dei girasoli che cercano la luce opponendosi al buio dello sparire.
Ho cercato con Rinaldo Rinaldi, che firma le scene, e con Nanà Cecchi, che firma i costumi, di evidenziare la tavolozza delle stagioni che Tim Firth indica per cogliere e sottolineare la relazione tra le stagioni della natura e quelle della vita, non dando un’impostazione visiva troppo realistica e creando un’alternanza tra la claustrofobia della sala parrocchiale dove si svolge gran parte della storia e gli esterni naturali colorati da autunno, inverno, primavera ed estate.
Le musiche originali dello spettacolo hanno tre anime: quella legata alla musica da chiesa spesso presente come indicazione dell’autore che connota l’ambiente religioso dell’associazione, quella che parte dall’anima nera del rythm and blues e l’ultima legata alla sinfonia delle stagioni. Per un lavoro di così ampio respiro era necessaria la collaborazione di un musicista colto e pop allo stesso tempo e l’abbiamo trovato in Riccardo Tesi organettista di fama internazionale e compositore versatile.
Altra questione centrale che implica precise scelte di messinscena – e forse uno dei motivi del successo evergreen di Calendar Girls – è appunto la realizzazione del calendario. Il nudo di donne che non sono modelle da calendario Pirelli, ma donne con i corpi veri e imperfetti delle donne non photoshoppate, una delle scene più divertenti e più complesse da realizzare dello spettacolo.
Donne che allegramente e serenamente, anche se con il contributo di qualche giro di vodka, si spogliano per una buona causa, sì, ma anche per divertirsi, per riconoscersi ancora belle e seducenti, anche al di fuori dei rigidi canoni della perfezione e dell’eterna giovinezza. Con coraggio e ironia le Girls si offrono allo sguardo della macchina fotografica e del pubblico per dirci che le stagioni della vita possono continuare a sorprendere…