“L’uomo con la lanterna” racconta un periodo, nella storia italiana, finito nell’oblio della memoria: quello delle Concessioni Internazionali
Lunedì 26 febbraio si terrà a Cagliari, presso il Cinema Odissea, la prima regionale del film “L’uomo con la lanterna” di Francesca Lixi, con doppio spettacolo alle ore 19.15 e 21.30. Saranno presenti in sala la regista e il produttore Claudio Giapponesi che dialogheranno con il pubblico e con la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, Nevina Satta.“L’uomo con la lanterna”, scritto dalla stessa regista con la collaborazione di Wu Ming 2 e prodotto da Kiné, racconta un periodo, nella storia italiana, finito nell’oblio della memoria: quello delle Concessioni Internazionali.
Una sorta di imperialismo informale di cui l’Italia è stata partecipe e protagonista a Tientsin e Shangai e su cui ancora oggi sono emersi pochi, rimossi racconti. Quella storia, avvolta dal mistero, riaffiora nei bauli di Mario Garau, bancario sardo del Credito Italiano, distaccato in Cina negli anni ’20.
Il documentario racconta la storia dello “zio Mario” e della ricerca spasmodica della nipote e regista Francesca Lixi di informazioni, documenti e testimonianze a partire dai cimeli, dalle foto e dai filmati inediti della Cina di quegli anni ma anche della Prima Guerra Mondiale, custoditi nei bauli.
Il film, vincitore del premio Corso Salani al Trieste Film Festival 2018, è stato realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission.
Cosa facevano e come vivevano gli italiani in quella che era, a tutti gli effetti, una colonia in Estremo Oriente?
Chi era veramente Mario Garau?
Perché cercava ostinatamente di allungare il viaggio di rientro in Italia lungo percorsi e attraverso luoghi sconosciuti?
Tutte queste domande hanno influenzato l’attività e le fantasie della regista nei lunghi anni di ricerche raccontate in questo film. Attraverso l’utilizzo della stop motion le immagini e gli oggetti recuperati nei bauli si animano per raccontare la ricostruzione della storia di questo misterioso zio che, nelle fantasie di bambina, parlava di spie internazionali e amori esotici.
“Non è mica roba da impiegato di banca andarsene in giro per Shangai a fare certe foto”. E in quelle foto, lo zio Mario, ritrae momenti e personaggi protagonisti della storia di quell’epoca: Galeazzo Ciano, le rivolte alla dominazione coloniale post guerra dell’Oppio, i morti, le barricate, e ancora la Prima Guerra Mondiale e l’Africa a ridosso della guerra in Etiopia. Immagini esclusive e inedite, fotografate e filmate dal misterioso avventuriero, soldato, fotografo, o semplicemente bancario Mario Garau.
REGIA E SCENEGGIATURA FRANCESCA LIXI
Dopo essersi diplomata alla Scuola Teatro di Sassari, ha lavorato come attrice in varie compagnie teatrali e realizzato spettacoli come regista e autrice teatrale. Si è specializzata in montaggio alla Scuola Civica del Cinema di Milano. Ha lavorato come assistente alla regia, aiuto-regista, casting manager e segretaria di edizione per vari film e per la pubblicità. Ha prodotto e diretto numerosi documentari educativi, usando il cinema come attività per il processo di formazione e creazione.
SCENEGGIATURA WU MING 2
Wu Ming 2 è il nome d’arte di Giovanni Cattabriga. Membro del nucleo storico del collettivo di scrittori Wu Ming, reso celebre da successi internazionali come Q (Einaudi, 1999, pubblicato a firma Luther Blissett) e 54 (Einaudi, 2002), Wu Ming 2 è autore solista di Guerra agli umani (Einaudi, 2003), Il sentiero degli dei (Ediciclo, 2010), Timira (Einaudi, 2012) e Il sentiero luminoso (Ediciclo, 2016). Per il cinema, il collettivo Wu Ming ha firmato la sceneggiatura di Lavorare con lentezza (Guido Chiesa, 2004) mentre Wu Ming 2, come solista, è autore di 51, episodio del flm collettivo Formato Ridotto, prodotto nel 2012 da Kiné e Home Movies.